Merano. Un dispiegamento di forze notevole, quello predisposto per la giornata di ieri (e per la successiva notte) da polizia locale, carabinieri e polizia di Stato per evitare gli eccessi alcolici nell’areale della stazione, dove dal mezzogiorno di ieri il Wigwam festival ha radunato migliaia di giovani per 14 ore di musica non-stop, con buona pace degli abitanti dei dintorni.

Con un dettaglio importante: mentre l’anno scorso la stessa festa era stata pubblicizzata dall’amministrazione comunale attraverso un’apposita conferenza stampa, stavolta l’evento è passato in sordina, nonostante il Comune figuri come partner ufficiale. Fatto da ascrivere forse ai circa venti ricoveri al Pronto soccorso e all’aspetto disordinato del parco della stazione nel 2019, o forse c’entra in qualche modo la fastidiosa faccenda di San Silvestro, dato che gli organizzatori sono sempre gli stessi.

Ad ogni modo, dichiarava ieri mattina il comandante della polizia locale Fabrizio Piras, «È stato disposto un potenziamento delle attività di vigilanza in occasione dell’evento, anche per evitare eccessi al di fuori dell’areale occupato dal festival». A questo si accompagna un’ordinanza del sindaco con cui si è vietata la vendita di alcolici nel raggio di 300 metri dalla stazione, così come l’anno scorso. Il medesimo anche l’atteggiamento promesso dagli organizzatori, Event Concept Südtirol: niente alcolici ai minori di 18 anni, accesso vietato ai minori di 16. Venti euro la prevendita (acquistabile in tutta la provincia), 25 l’ingresso alla porta, entrata gratuita per gli over 35.

Di quattromila persone la capienza dell’areale transennato. Ma erano soprattutto i giovanissimi espulsi dalla festa perché in palese stato di ubriachezza molesta e quelli cui l’accesso era interdetto a preoccupare le forze dell’ordine: di qui i severi controlli al di fuori dell’areale, le perquisizioni degli zaini, i pattugliamenti a ritmo serrato. È stata avvisata anche la polizia ferroviaria, per il monitoraggio dei treni in arrivo e dei binari. “14 hours of madness”, “14 ore di follia”, prometteva l’evento Facebook. Oggi saranno ancora le forze dell’ordine e il Pronto soccorso a dare il quadro di quanto successo nella notte. S.M.