Casolari: «Giunta debole, ostaggio della Provincia» 

La Civica per Merano critica il bilancio di previsione triennale 2018-2020 «Poche idee e incapacità di farsi valere: lo dimostra il mancato taglio dell’Irpef»


di Simone Facchini


MERANO. «Il bilancio 2018-2020 mette in luce ancora una volta la debolezza di questa giunta. Continua a subire gli eventi anziché esserne protagonista. A partire dai rapporti con la Provincia». Andrea Casolari, segretario della Civica per Merano, la principale forza d’opposizione in consiglio comunale, getta benzina sul fuoco delle dinamiche interne a un esecutivo già accaldato dai mal di pancia della Svp che a cicli alterni si fanno più acuti. Lo fa prendendo spunto dal documento di previsione triennale approvato la scorsa settimana in consiglio comunale. «Sul piano degli investimenti - afferma Casolari - la scelta è stata di concentrarsi sull’edilizia scolastica e su questo non si può non convenire». È sulle spese correnti che invece non risparmia critiche articolando l’accusa di fiacchezza del governo cittadino: «Da due anni, questa giunta ha scelto di impegnare parte consistente degli avanzi di bilancio per abbattere mutui. Da un lato lo prevede la legge, dall’altra è stata una scelta dettata anche dall’incapacità di prendere decisioni. Mancano idee chiare. A un certo punto della legislatura si sono trovati con un “tesoretto” di 50 milioni... Detto ciò, hanno eliminato mutui per 20 milioni nel 2016 e per altri 16 milioni quest’anno. Bene, ciò significa ridurre le spese correnti di almeno 1,5 milioni. Eppure non hanno avuto nemmeno il coraggio di eliminare l’Irpef».

Il consiglio ha bocciato sul tema una mozione della Civica approvando al suo posto un ordine del giorno, proposto dalla maggioranza, in cui si impegna la giunta a valutare la riduzione o il taglio dell’Irpef una volta chiarito il quadro generale delle entrate. Il Comune di Merano, a ogni modo, applica l’aliquota minima e il peso sulle famiglie è relativo. «È vero, ma altrettanto relativa – asserisce Casolari - è l’incidenza per le entrate del Comune: parliamo di 500 mila euro. A fronte, come si diceva, di risparmi generati ben maggiori dallo spegnimento dei mutui. Ci si dirà che sono aumentati gli stipendi dei dipendenti: d’accordo, ma la sostanza non cambia, perché tagliare l’Irpef sarebbe stato un segnale in una direzione e invece lo è stato dato in un altro. Quando si sostiene che non è possibile farlo perché si temono nuovi tagli dei trasferimenti della Provincia in materia di finanza locale si ammette di subire gli eventi. Guardate Bolzano: nelle stesse condizioni, e con un aliquota doppia rispetto a Merano, ha tagliato l’Irpef. Perché ha un sindaco battagliero, che con la Provincia contratta, si fa rispettare. L’amministrazione - chiosa Casolari - è arrivata pure ad agitare lo spettro di riduzione dei contributi alle associazioni a causa del calo degli utili di Alperia. Ma in Alperia, Merano non sa farsi valere neanche un poco?”.













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