Cento palloncini per Alexandra 

Ieri in piazza Teatro l’iniziativa per ricordare le 24 altoatesine uccise dal ’92



MERANO. Una nuvola di oltre cento palloncini bianchi per dire di no alla violenza sulle donne. Ieri pomeriggio l’iniziativa dell’associazione meranese “Donne contro la violenza”, sostenuta dall’assessorato di Gabriela Strohmer, ha raccolto gli sguardi dei tanti che alle 17.30 si trovavano a transitare per piazza Teatro. Un breve blocco del traffico – questione di uno o due minuti – per liberare nell’aria i palloncini, un’azione simbolica aperta a uomini e donne volta a ricordare Alexandra Riffeser, che il marito Johannes Beutel ha ucciso appena dieci giorni fa a Quarazze, ma anche tutte le vittime di violenza. In Alto Adige sono state ventitrè, per la precisione, dal 1992 ad oggi.

“Quasi ogni due giorni – scrivono le collaboratrici e le responsabili dell’associazione che gestisce il centro antiviolenza Casa delle Donne – in Italia avviene un femminicidio. I media parlano di raptus, di un amore troppo grande, la gelosia troppo forte. Ma l’uccisione di una donna per mano del partner non è un disperato atto d’amore, ma un gesto violento estremo che ha portato alla morte. L’omicida antempone i propri interessi, esercita potere e controllo sulla donna e decide della sua vita, spesso proprio quando lei ha deciso di concludere la relazione. Questi gesti non possono essere giustificati, niente giustifica la morte. L’autore è l’unico responsabile”.

I centri antiviolenza permettono alle donne di essere ascoltate e aiutate. Quello di Merano è gestito da 25 anni dall’associazione Donne contro la violenza, con operatrici a disposizione ventiquattr’ore su ventiquattro, ogni giorno, al numero gratuito d’emergenza 800 014008.













Altre notizie

Attualità