Chiude la storica officina di bici 

Il negozio di via Roma. Dopo quasi sessant’anni di lavoro, Luigi Erb lascia l’attività di riparazione delle due ruote «Ho passato una vita a rimettere in sesto moto e mezzi a pedali. Oggi però i giovani non vogliono sporcarsi le mani»


Jimmy Milanese


Merano. Sette anni tra apprendistato e lavoro dipendente, poi cinquanta a riparare moto e biciclette nello stesso negozio. È stata questa la vita di Luigi Erb, che con il suo negozio di bici e riparazioni in via Roma ha segnato la storia della città. Una storia che si chiude oggi, alle 19, perché Erb e sua moglie hanno deciso di appendere la bici al chiodo e chiudere l’attività visto che, a quanto pare, nessuno ha voglia di “sporcarsi le mani”. «Il momento di chiudere è arrivato – annuncia –. Sono passati quasi sessant’anni da quando ho iniziato come apprendista, lavorando poi come dipendente per Vianello e rilevando infine l’attività. Ma ora nessuno ha intenzione di acquisirla».

Moto o bici, che cosa ha riparato nella sua vita?

Le une e le altre, a seconda delle richieste del mercato. Il primo mezzo che ho riparato era una Vespa col cambio a stanghetta, erano i primi giorni di lavoro. Poi una serie infinita di moto che oggi non ci sono più, ma che andavano molto bene e che di riparazioni ne richiedevano poche.

Poi sono arrivate le bici.

Sì, nonostante nel tempo l’utilizzo delle bici sia stato altalenante e a un certo punto tutti sembravano voler andare in macchina o in moto, quindi ci siamo focalizzati sui motori, anche se negli ultimi quindici anni abbiamo deciso di riparare solo biciclette.

Ma come sono i clienti meranesi? In questi ultimi 57 anni ne deve aver visti a centinaia, se non migliaia.

I meranesi, e ho visto generazioni passare nel mio negozio, sono sempre stati bravi clienti, e posso dire anche di avere avuto veramente pochissimi problemi. Insomma, i clienti diventano un po’ degli amici, quando alla fine si fanno quattro chiacchiere.

E le bici come sono cambiate nel corso degli anni?

Le bici oggi si cambiano più frequentemente di una volta. Ci sono quelle super economiche vendute nei supermercati che però si rompono più facilmente, e allora sei costretto a farle riparare, anche se molte volte è ormai più economico cambiarle.

Oggi la bici si usa più di un tempo?

Negli ultimi tempi, devo dire, molto di più, rispetto a qualche anno fa. Forse perché ci sono più ciclabili.

E lo storico riparatore di Merano, Luigi Erb, ci va in bicicletta?

No, io non ho mai usato molto la bici, preferisco andare a piedi.

Ma che tipo di bici ha riparato nella sua vita, visto che oggi spopolano bici molto costose?

Io riparo, anzi, ho riparato bici normali di tutte le marche, non quei modelli costosi in vendita negli ultimi anni. Quelle che usano le persone per andare in giro quotidianamente, diciamo. Mentre oggi ci sono negozi che riparano magari solo una marca di bici».

Non c’è un giovane interessato a rilevare la sua attività?

I ragazzi non vogliono sporcarsi le mani, guardi le mie mani come sono conciate. Pensi che spesso quando voglio stringere loro la mano si spostano. I segni di questi 57 anni ci sono tutti, e si vedono.

Da domani cosa farà?

Mi riposerò, dopo tutti questi anni di lavoro e schiena piegata.

E un giro in bici?

No, a piedi, come sempre, ma con mia moglie.

È un pezzo di città che se ne va via, quella di Luigi Erb, che in poche parole ci ha voluto raccontare la sua vita, con gli occhi lucidi per tutto il tempo, accanto alla moglie e collega di lavoro. Gli occhi lucidi di chi abbandona un lavoro che ha amato.













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