Circolo unificato, scatta un duplice ricorso 

Dopo quattro anni bar, ristorante e foresteria affidati a una nuova ditta Assegnazione contestata al Tar e al Comando militare di Udine


di Jimmy Milanese


MERANO. Soci del servizio ristorazione e foresteria del Circolo unificato di via Mainardo in subbuglio per le vicende legato al cambio di gestione della storica struttura di via Mainardo. Dopo quattro anni di gestione da parte della società Il Punto srl, il 17 ottobre dello scorso anno il comando brigata alpina Julia di Udine, dal quale il circolo meranese dipende, ha indetto un bando pubblico per l’affidamento di bar, ristorante e foresteria della struttura dal febbraio 2019 a gennaio 2025.

Tre le ditte che si sono presentate, tra le quali la società che attualmente gestisce il circolo e una società di Maddaloni. Alla fine è stata la società in provincia di Caserta, Il Giardino degli Aranci 1949 srl, ad aggiudicarsi la gestione del circolo. Dopo quattro anni di gestione, secondo quanto stabilito dal risultato della gara di assegnazione del servizio, con lettera dell’11 gennaio, la direzione d’intendenza della brigata Julia chiede alla società Il Punto di «agevolare le operazioni di passaggio al gestore liberando entro il 31 gennaio i locali del circolo». Ma i gestori attuali della struttura non ci stanno, si affidano a un avvocato, fanno ricorso al Tar e contestano le modalità di assegnazione. Secondo gli avvocati Lorenzo Salvà e Giulio Murano (i quali stanno patrocinando il ricorso dell’attuale gestore sia presso il comando di Udine sia presso il Tribunale amministrativo del Friuli), i requisiti presentati dalla società di Maddaloni «presenterebbero anomalie sufficienti per sospendere le procedure di assegnazione dell’appalto». In altre parole, sostiene Salvà, chee già in una lettera dell’ 11 novembre scorso al comando di Udine ha segnalato le presunte incongruenze nei requisiti presentati da parte della società Il Giardino degli Aranci, questa «non appare in possesso dei requisiti di legge per potere addivenire alla stipula della concessione».

Tre i punti contestati, in base a una ricognizione della visura storica della società presso la Camera di commercio di Caserta: ancora il 15 gennaio la società non prevedeva nel proprio oggetto sociale la possibilità di esercitare l’attività alberghiera e di foresteria. Contattato telefonicamente il 22 gennaio, Michele Romano, amministratore delegato della società di Maddaloni, ha dichiarato che «le procedure per l’ottenimento della licenza per ristorazione sono in corso e a breve le dovute autorizzazioni arriveranno». Il secondo punto contestato dall’avvocato Salvà, ancora sulla base della visura camerale, è relativo alla mancata presentazione dei bilanci 2016 e 2017 da parte della società aggiudicante. Romano ha assicurato che i bilanci della società, iscritta nel registro il 20 settembre 2016, saranno presentati a breve, e che «il ritardo nella presentazione comporta solo il pagamento di un’esigua multa pecuniaria». Il terzo punto contestato è relativo alla presenza nella visura camerale di quattro protesti verso la società Il Giardino degli Aranci elevati tra il 2017 e il 2018, per un importo pari a 7654,86 euro, oltre a due protesti per mancati pagamenti per “mancanza totale o parziale di fondi nel momento in cui il titolo viene presentato per il pagamento”. A questa contestazione l’ado della società aggiudicante ha risposto spiegando che queste posizioni sono tutte o definite o in via di definizione e che «un protesto non significa incapacità della società a operare nel settore. Attualmente la società che rappresento gestisce altre strutture militari a Trento, a Gaeta e a Udine: basterebbe chiedere a loro per convincersi che siamo una società seria». In questi giorni, l’avvocato Murano, oltre a ricorrere al Tar, ha anche chiesto al Comando di Udine di procedere autonomamente in autotutela alla revoca dell’assegnazione alla società di Caserta della gestione del circolo meranese, perché «all’atto della presentazione dei documenti per concorrere alla gara pubblica, la società Il Giardino degli Aranci non sarebbe stata in possesso dei requisiti necessari».

Altro punto contestato all’aggiudicante, stavolta da parte dell’attuale gestore con lettera del 25 ottobre del 2018 al Comando di Udine, è la presunta mancanza di esperienza da parte della società anche nella gestione del servizio di ristorazione. Idoneità che, bando dell’Esercito alla mano, è definita se il concorrente può indicare “gli enti pubblici o privati in cui negli ultimi tre anni ha regolarmente eseguito servizi coerenti con la presente concessione”. Sulla base dell’autocertificazione necessaria per partecipare al bando dell’esercito, fornita dalla società Il Giardino degli Aranci il 15 ottobre 2018, risultano due attività svolte: dal gennaio del 2017 al dicembre del 2017 la gestione in proprio dell’omonima pizzeria, mentre dal primo giugno al 15 settembre 2017 si evidenzia la gestione di una struttura di un “comando legione Campania”. Situazione ingarbugliata, quindi, anche per il Comando di Udine, che attualmente non intende rilasciare alcuna dichiarazione, ma si riserva di valutare il caso. Intanto all’esterno dell’edificio si legge un avviso che preannuncia la riapertura del circolo per il 1° febbraio.













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