Comunali, data plausibile il 16 maggio

Merano. Fatto salvo un peggioramento dell’andamento della pandemia, al momento la data più plausibile per le elezioni amministrative è quella del 16 maggio. È quel che risulta dalle dichiarazioni al...



Merano. Fatto salvo un peggioramento dell’andamento della pandemia, al momento la data più plausibile per le elezioni amministrative è quella del 16 maggio. È quel che risulta dalle dichiarazioni al quotidiano Dolomiten del presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher.

In base alla legge regionale, il voto dovrà essere fissato per una data compresa tra il primo maggio e il 15 giugno. Ragionando come se per allora la pandemia fosse fortemente ridimensionata, il 2 maggio parte dell’elettorato potrebbe trovarsi fuori città per un finesettimana di svago, visto che il giorno prima è festa nazionale. Sull’eventualità di indire le elezioni per il 9 si era espresso qualche settimana fa Giorgio Balzarini (Civica per Merano): «Chiedo alla commissaria di scartare dalle possibili opzioni il 9 maggio perché vorremmo poter contare sui consensi delle nostre penne nere», aveva dichiarato in un’intervista al nostro giornale. A metà gennaio l’Ana ha deciso di spostare a settembre l’Adunata nazionale di Rimini, riservandosi di definire la data precisa della manifestazione. Ma la seconda domenica disponibile resterebbe una scelta improbabile, perché qualora si rendesse necessario un ballottaggio – due settimane dopo – questo cadrebbe durante il finesettimana di Pentecoste.

Il 30 maggio, il 6 e il 13 giugno risultano poco appetibili, visto che in questo caso il ballottaggio confliggerebbe con le prime ferie dei meranesi. Quindi anche le ultime tre date sarebbero da scartare. Ma, si è detto, questi ragionamenti dovranno essere letti alla luce dell’andamento della pandemia. E non è escluso che, fissato un giorno, l’appuntamento elettorale possa essere rimandato all’autunno.

Da presidente della Regione Trentino-Alto Adige, è Kompatscher a dover stabilire la data delle elezioni. Non oltre il 60esimo giorno prima di quello scelto, quindi entro metà marzo. «Qualora a Roma si dovesse andare alle elezioni – precisa – si potrebbe eventualmente fondere in un’unica data politiche e amministrative».













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