Furti

Con la bella stagione a Merano tornano i ladri di biciclette 

Nel mirino soprattutto i mezzi ad alimentazione elettrica e le mtb di grande valore  Di recente il Comune ha inaugurato i bike box, “mini garage” in piazza Terme e a Maia Bassa



MERANO. La bella stagione entra nel vivo, e con essa tornano in azione i ladri di biciclette. Numerose le segnalazioni negli ultimi giorni: sono prese di mira, in particolare, le e-bike e le biciclette di valore. Il Comune e i partner del progetto stanno promuovendo l’utilizzo dei bike box.

Se è vero, come è vero, che tra i principali motivi che possono scoraggiare l'uso della bicicletta c'è il timore che il mezzo possa essere rubato, i bike box sono una risposta in grado di tranquillizzare i proprietari. Si tratta di grandi contenitori in metallo in cui è possibile lasciare la propria bici in sicurezza.

Parlare di escalation di furti forse è eccessivo, tuttavia le biciclette di valore sono tornate nel mirino dei ladri. Senza distinzione: anche quelle dei turisti, che magari le legano ai caravan dove possono essere facile preda dei malviventi.

Come accennato, il Comune ha dato concretezza a un progetto avviato un paio d’anni fa e che forse non è ancora conosciuto ai più.

Si tratta dei bike box: la prima ventina di “mini garage” in superficie è stata installata in piazza Terme, all’altezza delle terrazze sul Lungopassirio, e alla stazione dei treni di Maia Bassa. I primi rivolti per lo più a chi visita la città, i secondi ai pendolari: ma non ci sono limitazioni.

Sono utilizzabili, al momento gratis, con un'app liberamente scaricabile sul cellulare, bkube, che indica un box libero. Scannerizzando il QRCode sulla porta, la si può aprire per introdurre la propria bici. Una volta chiusa la porta, si aprirà solo con lo stesso sistema.

I box, ciascuno dei quali può ospitare due bici, è stato realizzato in collaborazione fra tre aziende locali. La Elate di Merano ha realizzato la parte elettronica, la Telmekom di Lana il software, e la Wunderer di Prato allo Stelvio i box veri e propri. Il tutto è costato 90.000 euro interamente coperti da fondi europei.













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antonella mattioli

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