Merano. Il Pitbull Terrier che il primo marzo del 2019 aveva azzannato al volto e al collo un settantenne a Maia Bassa è stato confiscato al suo proprietario, e ora si trova alla Sill di Castel Novale. È quanto riferito dall’assessore provinciale Arnold Schuler nella risposta a una specifica interrogazione del consigliere Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore - FdI), che ora annuncia la sua intenzione di colmare “il vuoto normativo che c’è in Italia” e di presentare presto al consiglio provinciale una proposta di legge volta a disciplinare in Alto Adige il possesso di cani di razze potenzialmente pericolose.

A motivare il sequestro dell’animale, il fatto che il proprietario non abbia seguito le prescrizioni impartite dal Servizio veterinario provinciale né il percorso riabilitativo con il suo cane.

Da quel primo marzo si sono susseguiti altri gravi episodi. “Le altre aggressioni avvenute lo scorso gennaio sempre a Merano - così ancora la risposta di Schuler - sono state opera di un American Staffordshire Terrier e un Pitbull Terrier. In entrambi i casi sono state fatte ai proprietari alcune prescrizioni, tra cui l’obbligo di condurre gli animali nei luoghi aperti al pubblico con guinzaglio e museruola e la partecipazione ai percorsi di recupero comportamentali. Con l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa.

“È ormai evidente - scrive Urzì in una nota stampa - che c’è una chiara relazione tra l’aumento delle aggressioni e la nuova moda di possedere un cane da combattimento. Serve una regolamentazione più stringente. L’obbligo assicurativo per danni causati a terzi, un patentino che abiliti al possesso, corsi formativi per i proprietari e le necessarie restrizioni qualora i cani si rendessero responsabili di azioni violente nei confronti dei propri simili o dell’uomo. Oggi chiunque può acquistare magari al mercato nero un Pitbull o un American Stafford e girare senza guinzaglio o museruola mettendo a repentaglio l’incolumità di chi incontra per strada”.