MERANO. Vari indizi portano a pensare che la parte finale di via Postgranz stia rialzando la testa. Lo sperano per primi i residenti di una zona catalogata ai margini, non solo geografici, della città. L’ultimo elemento che apre a scenari di sviluppo è uno studio di fattibilità per la riqualificazione del campo sportivo della Confluenza, sul quale l’assessorato allo sport ha cominciato a ragionare. Accade mentre la realizzazione del nuovo campo sinti è alle battute conclusive e il trasferimento nelle nuove casette dovrebbe preludere allo sgombero del vecchio campo adiacente, dove è previsto un parco pubblico all’incrocio fra Passirio e Adige. Così almeno nei disegni dell’amministrazione.

Tanti fili vanno annodati, ma almeno intanto ci sono prospettive che per anni sono rimaste latitanti.

Olimpia. Committente dello studio di fattibilità per la riqualificazione del campo della Confluenza, elaborato dallo studio dell’ingegner Marth, è la società Olimpia Holiday Merano, primaria utilizzatrice dell’impianto. L’assessore allo sport Nerio Zaccaria conosce il progetto e la volontà del club bianconero di crescere, partendo dalla necessità di spazi e strutture in grado di rispondere alle esigenze di 400 iscritti, per larga parte bambini e ragazzi del settore giovanile. Presto il Comune pubblicherà un bando di gestione dei campi sportivi, affinché l’amministrazione possa delegare anche quelle competenze che al momento esternalizza, dalla pulizia degli spogliatoi alla manutenzione dei campi.

L’esempio. Il modello di riferimento può essere quello del Foro Boario, struttura di proprietà municipale gestita dal Maia Alta. Dopo il rinnovo del terreno da gioco con la posa del manto sintetico, per una spesa alla quale la società calcistica ci ha messo la sua parte di gruzzolo aggiunto ai contributi di Comune e Provincia, ora tocca al rifacimento degli spogliatoi. Su queste premesse, è lecito dedurre che la giunta possa ora pensare di investire sulla Confluenza.

Il progetto. Lo studio di fattibilità dello studio Marth, già coinvolto in vari progetti di altre strutture sportive cittadine, si concentra su due interventi: la sopraelevazione degli spogliatoi per realizzare nuovi locali e la riqualificazione dell’area antistante l’ingresso al campo da calcio a undici.

Per quanto riguarda gli spogliatoi, il nuovo livello ricalcherebbe nelle dimensioni quello esistente. Si realizzerebbero gli spazi per la sede della società sportiva che gestirà l’impianto (attualmente l’Olimpia opera in strutture provvisorie), con due uffici e una sala riunioni. Alta parte del piano sarebbe occupata da un bar con terrazza annessa. È previsto un accesso diretto anche dalla pista ciclabile, così da poter rendere la gestione del bar indipendente dall’apertura del centro calcistico. In altre parole, il locale avrebbe vita propria - e potrà essere condotto da terzi - pur se integrata all’attività sportiva. Toilette e lavanderia completano i metri quadrati a disposizione. Sul tetto troverebbero posto impianti fotovoltaici e solari per la produzione di corrente e per il riscaldamento dell’acqua.

Quanto all’area compresa fra la scalinata degli spogliatoi e il terreno di gioco, prevede un nuovo campetto d’allenamento in erba sintetica recintato di dimensioni 33 per 23 metri, dunque una sorta di fratello minore del campo regolamentare a 11 e di quello al suo fianco di dimensioni intermedie. Sarebbe sfruttabile anche per la pallavolo. Il conto: 500 mila euro, che salgono a poco meno di 650 mila con Iva e spese accessorie.

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