Consulta stranieri, si fanno avanti solo in 7 

Oltre al presidente uscente Bassamba si sono candidati altri sei immigrati: si vota domenica 17 



MERANO. Con un colpo di reni degno del miglior portiere della nazionale, la maggioranza guidata dal sindaco Paul Roesch è riuscita a confermare l'indizione delle elezioni per il rinnovo della consulta stranieri fissata per il 17 giugno. Giusto un mese fa l'ufficio elettorale, che si occupa assieme all'anagrafe, dell'organizzazione della consultazione, aveva amaramente dovuto constatare che solamente 3 candidati avevano presentato domanda supportati da un numero sufficiente di firme. Essendo cinque i posti disponibili nella consulta, si era arrivati a un bivio: rinviare le elezioni o riaprire il termine per la presentazione di candidature, salvando così capra e cavoli. Alla fine le candidature sono salite a sette e tra di loro ci sono diversi membri della consulta uscente, che prevedeva ben 16 membri. I sette candidati sono Vera Petrusevici, Chouaya Zazia, Batti Nasir Mahmood, Banna Lakbir, Amin Mohammed Saiful, Lo Absa e Diaby Bassamba, quest'ultimo presidente uscente della consulta. Anche se l'elezione si farà, le sette candidature (due appena più del minimo visto i 5 membri che entreranno nella consulta) l'assessorato all'integrazione ha poco di che essere felice: riuscire a trovare appena sette persone interessate sugli 8 mila residenti stranieri è poco. Oggi alle 18 in sala giunta il vicesindaco Andrea Rossi convocherà le associazioni che si occupano di migranti e accoglienza per nominare un gruppo di lavoro che nel giro di un paio di settimane scelga i quattro rappresentanti che andranno ad affiancare i cinque eletti nella nuova consulta per l'integrazione e la migrazione, questa la nuova denominazione dell'organismo. Domenica 17 si aprirà il seggio elettorale in Comune, presso il quale tutti i cittadini stranieri residenti potranno recarsi per votare. E qui si vedrà veramente quale interesse ripone la comunità di stranieri verso questo organismo. L'affluenza al voto anche se indirettamente, definirà il grado di rappresentatività degli eletti e quindi la loro autorevolezza di fronte a un Comune che in passato, pur garantendo la nascita della consulta, di fatto l'ha sempre snobbata. In sedici anni dalla nascita della prima consulta stranieri in Comune ne sono state tentate di tutte per rendere questo organismo consultivo vivace e attivo sul territorio. Nessuno ci è mai riuscito, indipendentemente da quale fosse l'assessore di turno ad occuparsene.(rog)













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