Consumi elettrici da abbattere Si comincia dal mattatoio

Merano. La ditta Elektro Furggler di Bolzano è stata incaricata di rinnovare gli impianti elettrici del mattatoio di via San Giuseppe, per una spesa prevista di 3 mila euro. Oltre al risanamento...



Merano. La ditta Elektro Furggler di Bolzano è stata incaricata di rinnovare gli impianti elettrici del mattatoio di via San Giuseppe, per una spesa prevista di 3 mila euro. Oltre al risanamento energetico degli edifici comunali e alla conversione dell’illuminazione pubblica a lampade a Led, la giunta comunale si è prefissata di eliminare i consumi elettrici non necessari negli immobili di proprietà dell’amministrazione.

Un fattore di costo aggiuntivo è rappresentato ad esempio dal consumo di energia elettrica reattiva, cioè di quella parte di corrente elettrica presente nella rete che non viene trasformata in energia utile, ma che comunque è calcolata in bolletta. «Semplici interventi di rifasamento possono infatti comportare risparmi significativi. In una prima stima abbiamo potuto verificare che diversi edifici comunali hanno un consumo di energia reattiva troppo alta, e fra questi c’è in primo luogo il macello civico», spiega l’energy manager del Comune Bruno Montali.

«Con la creazione dell’Unità speciale per la tutela del clima e per l’adattamento ai cambiamenti climatici – sottolinea l’assessora Madeleine Rohrer – è possibile fare più rapidamente interventi mirati a garantire una maggiore efficienza energetica».

Così anche l’assessore competente Nerio Zaccaria: «Adeguare la struttura agli standard qualitativi, strutturali e tecnologici è di fondamentale importanza anche perché fornisce un contributo fondamentale alla tutela della salute pubblica contenendo il numero di macellazioni abusive e garantendo le condizioni igienico-sanitari necessarie. La presenza di un mattatoio in riva al Passirio evita poi agli allevatori trasferte a Bolzano più lunghe e stressanti per gli animali. Inoltre il macello, promuovendo prodotti locali, torna a vantaggio anche di tanti ristoratori e albergatori».

Il macello è utilizzato da 16 Comuni del circondario (Caines, Cermes, Gargazzone, Lagundo, Lana, Marlengo, Naturno, Parcines, Plaus, Postal, San Pancrazio, Ultimo, Scena, Tirolo, Verano e Rifiano), che compartecipano alle spese di gestione con un contributo di solidarietà pari a 0,50 euro per ogni abitante e a una quota fissa a seconda del tipo di animale. Solo il 5% degli animali macellati in via San Giuseppe proviene dal territorio comunale meranese. «Grazie al sostegno dei Comuni limitrofi, a interventi di miglioria e opportune misure di risparmio adottate negli anni passati, l’amministrazione comunale è riuscita a ridurre la perdita di esercizio annuo da 100 mila a circa 20 mila euro», aggiunge Zaccaria.













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