il negoziante geox 

«Dalla Festa  della città nessun danno  economico»

MERANO. Quel cartello enorme affisso sulla porta d’entrata durante la festa della città, “Chiuso per odore di pesce”, ha fatto sorridere molti. Ieri il negozio Geox ha riaperto i battenti dopo aver...



MERANO. Quel cartello enorme affisso sulla porta d’entrata durante la festa della città, “Chiuso per odore di pesce”, ha fatto sorridere molti. Ieri il negozio Geox ha riaperto i battenti dopo aver tenuto chiuso venerdì pomeriggio e sabato, una giornata e mezza di lavoro. La causa, per chi non sia passato per via Cassa di Risparmio, sarebbe l’odore di pesce sprigionato dalla cucina a fianco che per tre giorni ha rimpinzato i meranesi soprattutto di pesce. «Il danno economico non c’è stato, ma ciò che rincresce è che fossimo gli unici ad avere una cucina piazzata proprio di fronte al negozio, nonostante le promesse del comitato organizzatore. Ci avevano detto che qui ci sarebbero stati solo tavoli e panche», fa sapere il titolare Norbert Rainer, che insieme al figlio Max ieri ha regolarmente riaperto il negozio. «Non hanno nemmeno risposto a un nostro Sms inviato venerdì. Non me la prendo con l’associazione, conosco la situazione, ma credo che la parola data vada mantenuta».

Se un tempo molti stand trovavano posto sotto i Portici, le associazioni partecipanti alle ultime edizioni - e nell’ultima in particolare - hanno dovuto fare i conti con parametri di sicurezza molto più stringenti riguardanti le vie di fuga e le spaziature, e quindi con posizionamenti concordati e assegnati già diversi mesi fa. Non fa eccezione la situazione di via Cassa di Risparmio.

Non da ultimo, è cresciuto notevolmente il numero degli stand coinvolti nella manifestazione biennale, passato dalla dozzina di due anni fa alla ventina dell’edizione appena archiviata. Se la Festa della città dovesse crescere ancora per numero di partecipanti, sarà una questione da dover considerare.















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