MERANO. Proibita la vendita di alcol nel raggio di 300 metri della grande festa di Carnevale di domani nell’area di via IV Novembre, accanto alla stazione ferroviaria. Lo detta un’ordinanza firmata dal vicesindaco. La misura lancia un chiaro messaggio: dopo aver concesso il patrocinio alla manifestazione, l’amministrazione comunale vuole scongiurare che la stessa possa degenerare.

L’evento è una “prima” per Merano. Si chiama festival Wigwam, dal nome di una tenda dei nativi americani. Nell’area saltuariamente occupata dal luna park le grandi tensostrutture sono già state allestite. Saranno animate da numerosi artisti internazionali e locali, con spettacoli dal vivo con indiani ed effetti pirotecnici. E musica non stop da mezzogiorno all’una di notte, con chiusura del party alle 2. Attesa una massiccia affluenza di giovani, difficile quantificarla. L’organizzazione ieri non ha voluto diffondere anticipazioni sulle presenze attese. La capienza è di quasi 2.000 persone. La prevendita di biglietti d’ingresso (riservato agli over 16), così viene comunicato sui social, è sold out. Già alla presentazione dell’evento i promotori dell’iniziativa Thomas Ramoser e Simon Waldner, affiancati dal sindaco Paul Rösch, avevano posto l’accento sul format della festa. «Un concetto studiato con cura - aveva annunciato Rösch - che offre ai giovani la possibilità di festeggiare, senza correre il rischio di consumo di alcol smodato o altri effetti collaterali».

L’ordinanza. «L'evento carnevalesco – ha ribadito ieri un’informativa diffusa dal municipio - intende offrire nuovi spunti alla scena giovanile locale prevenendo l'abuso di sostanze alcoliche». Proprio per evitare possibili disordini conseguenti al consumo di bevande alcoliche, l'amministrazione comunale ha deciso di vietare, dalle 17 di domani (alle 5 del mattino seguente), la vendita entro un raggio di 300 metri dal luogo del festival. L’ordinanza è stata firmata ieri dal vicesindaco Andrea Rossi, in assenza del primo cittadino. Bevande alcoliche verranno invece servite ai maggiorenni all’interno dell’area della festa, dove per altro gli organizzatori hanno previsto una serie di provvedimenti per limitare gli eccessi, da una massiccia presenza di security, avvezza anche a cogliere segnali dell’assunzione di stupefacenti, al divieto di accesso a chi si presenterà in manifesto stato di ebbrezza.

Comprensione. «Chiediamo ai gestori dei bar e degli esercizi commerciali coinvolti – asserisce Rossi - di comprendere questa misura che può penalizzarli economicamente: la si fa a tutela, per quanto possibile e con gli strumenti della prevenzione, della salute dei nostri giovani. Affinché un'occasione sana e legittima di divertimento non si trasformi purtroppo per qualcuno in un piccolo grande dramma. Chiediamo anche alle famiglie di fare la loro parte, per quanto possibile». Il vicesindaco ha riservato parole di elogio agli organizzatori, che «hanno intelligentemente approntato anche un secondo spazio dedicato espressamente ai genitori che vogliano accompagnare i propri figli, specie minorenni, e allo stesso tempo desiderino anche loro divertirsi nella serata di giovedì grasso».