«Emergenza gestita con professionalità»

Merano. «Quando le fiamme si sprigionano in una struttura così delicata, e per di più in un reparto di questo genere, si attiva un protocollo di massima emergenza». Karl Gamper, comandante dei vigili...



Merano. «Quando le fiamme si sprigionano in una struttura così delicata, e per di più in un reparto di questo genere, si attiva un protocollo di massima emergenza». Karl Gamper, comandante dei vigili del fuoco di Merano, si è appena tolto il caschetto quando spiega, ancora a caldo, l’intervento dei suoi che immediatamente dopo saranno impegnati nell’operazione di ricerca della paziente scomparsa. «Quando siamo arrivati, la squadra antincendio interna dell’ospedale aveva già svolto un ottimo lavoro, circoscrivendo il rogo. A noi non è rimasto che spegnerlo e portare all’esterno il materiale bruciato. Poi abbiamo ventilato con i macchinari i locali invasi dal fumo. Nel frattempo il personale sanitario aveva reagito con prontezza trasferendo i tre, quattro ospiti delle camere più vicine in una zona sicura». Una quarantina i pompieri intervenuti con numerosi automezzi: oltre al corpo meranese, in azione i colleghi di Quarazze, Maia Ala e Maia Bassa.

Alle parole di elogio del comandante si accodano quelle del comprensorio sanitario meranese che poco dopo mezzogiorno ha ditramato un comunicato: «Si è trattato di un incendio in una stanza del reparto di psichiatria», confermava la nota. «Le cause dell’incendio non sono ancora chiarite e i carabinieri di Merano stanno facendo i rilievi. Non ci sono stati danni a persone. La direzione ringrazia i vigili del fuoco e i carabinieri per il loro operato professionale e particolarmente il personale assistenziale, che ha provveduto immediatamente in modo esemplare ad evacuare i pazienti. Si sono verificati solo lievi danni materiali». I lavori di sistemazione e di pulizia dei locali si sono protratti fino al pomeriggio quando i pazienti sono potuti tornare in reparto.

«Ho del personale eccezionale - ha aggiunto Irene Pechlaner, direttrice del comprensorio sanitario -, quando sono arrivata sul posto i pazienti erano già tutti all'esterno». Gli inservienti, ha spiegato Pechlaner, hanno organizzato un picnic per rasserenare gli animi e permettere un successivo rientro nella struttura in tranquillità».













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