l’intervista

«Ero esasperato e offeso dai bulli, mi hanno anche sputato addosso e una passeggera stava male»

Parla l’autista dell’autobus che ha messo le mani addosso a un ragazzino dopo che il branco aveva preso di mira i passeggeri della corsa
IL VIDEO Lo scontro alla fermata


Massimiliano Bona


MERANO. Sorin Vechiu, 58 anni, è l'autista romeno (con nonno italiano) allontanato da Sasa dopo aver messo domenica le mani al collo di un 13enne che lo aveva esasperato (assieme a diversi coetanei) e spintonato ma non ha perso il posto di lavoro. «Ho un contratto a tempo indeterminato con la Dibiasi di Cortaccia che intendo onorare, perché mi trovo bene».

Facciamo un passo indietro. Lo rifarebbe?

No, ho sbagliato ad alzare le mani. Ma sono stato esasperato da quel bullo e dal resto del branco.

Cosa le hanno fatto?

Mi hanno sputato, insultato e lanciato un ombrello. Ma ciò che mi ha infastidito è vedere la paura negli occhi dei passeggeri. Non stiamo parlando di persone civili. Ho perso le staffe quando ho visto star male una signora.

Una donna è stata male quando questi ragazzini sono saliti a bordo?

Sì, è sbiancata in volto e si è messa le mani al petto. Aveva un principio di tachicardia e ho temuto che potesse venirle un infarto. A quel punto ho lasciato il posto di guida e allontanato il ragazzino. Quando mi ha messo le mani addosso ho reagito male. Ripeto, non dovevo farlo ma è successo. Con queste persone ritengo, peraltro, che non si debba avere particolare indulgenza. Diversi testimoni hanno assistito ai due raid del branco e non avranno problemi a raccontare ciò che è successo su quel bus. Io ho fatto denuncia e avremo modo di chiarire tutto.

Lei è un padre di famiglia?

Sì, ho tre figlie. Due sono laureate e la terza lo farà a breve in lingue. Sono in Italia dal 1990, ho vissuto a Viterbo e dall'agosto 2022 lavoro in Alto Adige. Qui mi trovo bene e resterò volentieri. Sono un cittadino del mondo: ho mamma ungherese, padre ucraino e nonno italiano. Ma ho lavorato anche in Olanda, Francia e Germania.

Non le è mai capitato di alzare le mani in passato?

Assolutamente no, sono una persona mite.

Guidare i bus è davvero così difficile?

Sì, in certe situazioni. Quando ti spintonano, come domenica, è difficile restare impassibili. Ma finora non avevo mai perso il controllo.













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