La storia 

Famiglia vive in auto, solidarietà “italiana”

Merano. Si è mossa al grido di “Prima gli italiani” e di “Prima gli altoatesini” la gara di solidarietà scatenata dalla pubblicazione online della storia della famiglia di sette persone che, dopo...



Merano. Si è mossa al grido di “Prima gli italiani” e di “Prima gli altoatesini” la gara di solidarietà scatenata dalla pubblicazione online della storia della famiglia di sette persone che, dopo varie vicissitudini legate al mercato degli affitti e alle graduatorie per le case Ipes, si è ritrovata divisa, con tre dei figli ospitati da uno zio e gli altri due a dormire insieme ai genitori in automobile.

Eppure il gesto più generoso – e più importante, a detta del padre della famiglia, il quale ha ripetuto spesso come senza una casa non si possa nemmeno trovare un lavoro – è stato quello di due persone emigrate in Italia. Nel frattempo si sono mossi anche cittadini che hanno proposto raccolte fondi, interrogandosi a vicenda sulle modalità di aiuto finanziario nei confronti di estranei, e altri che hanno cominciato a raccogliere adesioni a una raccolta di beni di varia natura, in primo luogo vestiti e coperte per l’inverno e materiali per la scuola.

Non sono mancati i commenti relativi alle cucine con bagno annesso che il Comune l’anno scorso ha fatto realizzare alla confluenza per i sinti che vivono lì. La donna che insieme a due figli è costretta a dormire in auto, aveva attestato il suo compagno, «discende da una famiglia sinta, in Alto Adige da nove generazioni». Un utente ha proposto di andare in corteo sotto il municipio per reclamare un intervento dell’amministrazione, la quale però si era detta avere le mani legate per via della carenza di appartamenti. Lo stesso vale per l’Ipes: la famiglia è all’ottavo posto della graduatoria, e sopra di sé si ritrova una famiglia di sei persone e altre quattro composte da cinque membri. Ad ogni modo, tra i commentatori c’è anche chi non guarda alla cittadinanza e chiede maggiore equità a prescindere dalla nazionalità o dall’etnia.













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antonella mattioli

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