Festa dei neomaggiorenni, drink alcolico in regalo 

Il caso. Il volantino dell’evento promosso con i loghi dei Comuni e dei centri giovani A chi si iscriveva veniva offerto un buono per ottenere una bevanda contenente alcol



Merano. Alcol e giovani: il rapporto e il modo delle istituzioni di raffrontarsi al tema torna nella bufera. A finire nel ciclone è un volantino, passato sotto traccia un paio di mesi fa e ora rispolverato da Fratelli d’Italia – L’Alto Adige nel cuore che in consiglio provinciale fa capo al consigliere Alessandro Urzì. È una sua nota, che annuncia un’interrogazione in sede politica, a svelare quanto veniva promesso alla festa dei maggiorenni di vari comuni del Burgraviato in scena lo scorso 15 novembre al centro Kimm di Maia Bassa: un buono per una bevanda alcolica. Esplicitamente.

Sul flyer lo stemma di sette Comuni del Burgraviato.

Sul volantino che promuove l’evento compaiono gli stemmi municipali di Merano, Lagundo, Scena, Tirolo, Caines, Rifiano e Avelengo, comunque senza la docitura che documenta il patrocinio. In caso di iscrizione a tutti i giovani nati nei citati comuni nel corso dell’anno 2001 era garantita in regalo un (non specificato) drink dal contenuto alcolico, oltre a un dono. Al centro della festa, il concerto della band meranese dei Vino Rosso. Su Facebook si fa riferimento alla pagina dello Jugenddienst Meran, il centro giovani con sede in via Schaffer. Appaino sul flyer i loghi di Youth Meran, la rete dei centri giovanili cittadini che raggruppa anche Strike Up, Vke, Cilla, Friends, Tilt e Jungle, oltre a quelli delle corrispondenti associazioni che lavorano nei ragazzi nei paesi sopra citati.

«Uso e abuso di alcol: serve una riflessione».

“Una festa dal chiaro contenuto alcoolico per i neo-diciottenni di Merano e dintorni, chiamati ad alzare il calice non appena compiuta la maggiore età o anche prima, visto che alcuni dei giovani i 18 anni potrebbero averli compiuti anche successivamente”: così,inquadra la situazione Fratelli d’Italia – Alto Adige nel cuore. “Un messaggio fuorviante ma chiaro: solo bevendo alcool si possono festeggiare adeguatamente i propri 18 anni. Un invito che lascia perplessi, anche perché sostenuto con il patrocinio da quelle stesse amministrazioni comunali che - a parole – si dicono impegnate a promuovere eventi alcool free per i giovani. Iniziative che invece non sortiscono gli effetti sperati, se anche il bollettino dell’ultimo capodanno parla di decine di accessi ai reparti di pronto soccorso degli ospedali provinciali di ragazzini per abuso di alcool con una ragazzina di 12 anni in coma etilico a Bolzano. Un problema, quello dell’uso ed abuso di bevande alcoliche, che in provincia merita un’attenta riflessione, soprattutto dopo i gravi fatti di sangue dei giorni scorsi. Perché non bastano le pure lodevoli campagne di sensibilizzazione come quella in atto sulle strade della provincia “Chi beve non guida”, ma è proprio necessario cambiare l’approccio culturale al fenomeno. Partendo dai più giovani a cui, su cui è necessario veicolare messaggi ben diversi dal buono per un drink alcolico”.













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