Gli aeromodellisti: «Droni,  troppi gli irresponsabili» 

Il club Mtm ne ha vietato l’uso sui suoi campi da volo, sorpresi dei trasgressori Il vicepresidente Zanchetta: «Macchine utili, ma l’uso scriteriato crea pericoli»


di Simone Facchini


MERANO. «L’uso irresponsabile dei droni è una minaccia seria per tutti coloro che volano. A nome del club aeromodellistico col maggior numero di iscritti in Italia, mi allineo all’allarme lanciato dall’elisoccorso attraverso le parole del pilota Marco Kostner e di Davide Bucci, esaminatore Apr (aeromobile a pilotaggio remoto, ndr). Aggiungo che il patentino che si consegue per pilotare gli aeromobili e i droni è utile e necessario ma soprattutto bisogna rispettare le regole». Paolo Zanchetta, vicepresidente del Modellsport Team Merano (Mtm, gli “amici modellisti”), coglie l’attimo per rilanciare il messaggio di preoccupazione lanciato sull’edizione di domenica del nostro quotidiano. I droni sono sempre più diffusi ma purtroppo lo è anche il loro utilizzo scriteriato che cresce di frequenza, come testimoniato da chi in aria si alza tutti i giorni per soccorrere le persone. Come associazione di modellismo aereo, l’Mtm vive in prima fila il tema e ha il polso della situazione. «La consapevolezza su questo problema – continua Zanchetta – ha spinto il nostro club a proibirne l’utilizzo sui nostri tre campi di volo, vale a dire l’ippodromo di Maia, una zona tra i frutteti vicino all’Adige a Lana e l’ex aeroporto militare di Sluderno». Una disposizione applicata con la maggiore severità possibile, tanto che già alcuni soci (cinque-sei) sono stati colti a trasgredire le regole e redarguiti. «Certo, non possiamo né vogliamo proibire ai nostri soci di acquistare o utilizzare un drone» prosegue il dirigente dell’Mtm, fra l’altro pilota di elicottero. «Sono macchine straordinarie e ne apprezziamo l’utilità in situazioni di emergenza e di soccorso. La sicurezza delle persone e delle cose deve però sempre venire prima di tutto. Essere in possesso di un patentino non legittima a fare ciò che si vuole, anzi vale il contrario, ti deve dare consapevolezza delle regole da rispettare. Il drone non è un giocattolo e l’utilizzo scorretto è estremamente pericoloso. Dicono giusto il pilota dell’Aiut Alpin e Giorgio Gajer, presidente provinciale del soccorso alpino: i rischi di un incidente sono in crescendo».

Secondo la legge, i droni sono considerati degli aeromobili a tutti gli effetti – esclusi quelli dal peso inferiore ai 300 grammi, che comunque devono essere registrati e assicurati. Anche per il pilota da remoto è previsto il conseguimento di una patente. Può essere utilizzato a una distanza massima di 500 metri e a un’altezza massima di 150, rimanendo sempre a 150 metri dai centri abitati. Per sconfinare serve un’ulteriore abilitazione.

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