merano - il convegno 

Gli usi medici delle onde d’urto 

Illustrati da esperti gli impieghi dall’ortopedia alla dermatologia



MERANO. Nella sala congressi all’ospedale di Merano si sono recentemente riuniti circa 50 esperti dell’ambito medico-infermieristico e terapeutico per discutere le più attuali conoscenze sulla terapia con le onde d’urto. Claudia Meinecke, primaria del reparto di riabilitazione e organizzatrice del convegno, non ha lesinato sforzi per rendere possibile la partecipazione a Merano anche di esperti di alto livello da fuori provincia.

Quando che una terapia con onde d'urto è indicata? Le onde d’urto sono onde di pressione estremamente energetiche simili alle onde sonore. Con la loro applicazione viene stimolata la formazione di nuovi vasi sanguigni per sviluppare una migliore irrorazione.

Sono ormai più di 30 anni che questa terapia si è affermata negli ospedali. Inizialmente impiegata soprattutto nella frantumazione di calcoli renali (nephroliti), questa tecnica ha trovato applicazione anche negli ambiti specialistici di ortopedia e riabilitazione (in particolar modo nelle fratture) e anche nelle specialità come dermatologia (ulcerazioni), neurologia, cardiologia e andrologia.

In Alto Adige questi trattamenti vengono impiegati da circa 20 anni. “L’organizzazione di un convegno su questo tema per noi ha costituito un doppio vantaggio - ha dichiarato Claudia Meinecke - Da un lato si è voluto offrire ai nostri collaboratori e collaboratrici l’occasione per conoscere più a fondo questa moderna tecnica e le sue applicazioni. Dall’altra volevamo mostrare ai medici specialisti presenti quali nuovi ambiti di applicazione esistono ancora. Mi ha fatto anche molto piacere che per questa giornata, come referenti su temi specifici, abbiano accolto l’invito affermati esperti dell’area nazionale, come ad esempio alcuni famosi membri della Sitod, Società italiana terapia con onde d’urto“.

Maria Cristina D’Agostino della Clinica Humanitas di Milano ha spiegato le molteplici possibilità di applicazione nei diversi ambiti specialistici, cosa che ha suscitato grande interesse. Allo stesso modo i presenti hanno seguito interessati l’intervento di Roberto Frairia, che nella sua relazione ha presentato ricerche sull’impiego di onde d’urto in ambito oncologico all’Università di Torino. Il feedback del convegno è stato del tutto positivo e per la primaria Meinecke ciò ha confermato che “le onde d’urto sono la terapia del futuro applicabile ad ambiti specialistici differenti. Specialmente nella cura di pazienti neurologici o nella cronicità di ulcere della pelle, in ritardi di guarigione a seguito di fratture, nelle sindromi da tunnel carpale e nei dolori muscolari questa terapia può essere di grande aiuto. Mi auguro che per il bene dei pazienti questo convegno abbia potuto ancor più risvegliare la curiosità scientifica di noi professionisti ed esperti in materia”. (e.d.)













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