I manicomi durante il fascismo nella mostra al Museo delle donne 

Merano. Si intitola “I fiori del male” e si occupa dell’internamento femminile nei manicomi durante il fascismo la nuova esposizione temporanea del Museo delle donne (via Mainardo 2, ingresso...



Merano. Si intitola “I fiori del male” e si occupa dell’internamento femminile nei manicomi durante il fascismo la nuova esposizione temporanea del Museo delle donne (via Mainardo 2, ingresso affacciato su piazza del Grano). L’allestimento fotografico-documentario verrà inaugurato venerdì 10 gennaio alle 18.

“Durante il Ventennio – così viene presentato il progetto dai responsabili curatori - il carattere repressivo del fascismo si inasprì ulteriormente, interi gruppi di popolazione furono oggetto di forte stigmatizzazione ed emarginazione. Tra questi vi furono anche molte donne che non rientravano negli stereotipi culturali del tempo e/o che non rispondevano o non volevano rispondere al ruolo loro corrisposto dal regime fascista. Furono rinchiuse in manicomi per essere “guarite”, e molte vi morirono. Molte di loro provenivano da situazioni di estrema povertà o di fragilità psichica. A volte si trattava anche solo di mogli ribelli, di giovani prostitute, di ragazze trasgressive e di vittime di violenza domestica. La Fondazione Università degli Studi di Teramo ha dedicato a questo tema la mostra foto-documentaria “I fiori del male”. Il tema centrale della mostra sono i ritratti di queste donne. Le foto sono spiegate da citazioni tratte dai diari personali, da lettere e da relazioni mediche”.

La mostra è stata ideata dagli storici Annacarla Valeriano e Costantino di Sante, che saranno presenti all’inaugurazione e presenteranno l’esposizione che si protrarrà fino al 27 marzo. Prevista anche una serie di appuntamenti, primo dei quali il 24 gennaio alle 18 la proiezione del film "Die Frauen von Ravensbrück" di Loretta Waltz (Germania 2005) in lingua tedesca, con introduzione e discussione sempre in lingua tedesca.













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