Il Cai si mette in mostra per i 700 anni di Merano 

Aperta fino al 18 novembre l’esposizione sulla storia del sodalizio nato nel 1924 Venerdì scorso l’affollata inaugurazione con canti di coro e spettacolo teatrale 


di Ezio Danieli


MERANO. Non poteva esserci contributo migliore alle celebrazioni per i 700 anni della città. La sezione meranese del Cai ha allestito per l’occasione una bella mostra inaugurata venerdì sera in sala Civica e che sarà possibile ammirare fino al 18 di questo mese, ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

In esposizione c’è la storia della sezione meranese dal 1924, anno della fondazione, ai giorni nostri. I curatori hanno trovato, fra i materiali conservasti negli archivi del Cai, un sacco di preziose testimonianze. Che poi hanno curato con grande attenzione, anche didascalica, tanto che la mostra è davvero piacevole da visitare. Sono documentati i capitoli storici più significativi della lunga storia della sezione dalla fondazione, al periodo turbolento del fascismo, alla ricostruzione dei rifugi acquistati dal Cai, alla costituzione del gruppo di soccorso alpino, a quello giovanile, al gruppo di Sinigo, compresa la tribolata vertenza (ora risolta) con l’Alpenverein con la quale è stato raggiunto - ed è collaudato - un rapporto di collaborazione.

La mostra raccoglie anche le storie dei personaggi che sono stati determinanti per la vita del Cai in città e sono esposte anche numerose fotografie che testimoniano l’attività del Cai, le varie gite fatte, i tesserini di appartenenza al Club Alpino italiano di gente che sembra di poco conto ma che ha rivestito un ruolo importante nella vita sezionale.

Accanto al primo materiale usato per i soccorsi in montagna spuntano le immagini che ricordano Nane Scaldaferro, forse l’alpinista più conosciuto fra quelli della sezione cittadina del Cai.

L’apertura della mostra è avvenuta venerdì sera. Dopo la proiezione di un filmato che ha evidenziato il ruolo del Cai, c’è stato l’intervento del presidente sezionale Giovanni Greco, che ha salutato i numerosi presenti. Poi la parola è passata a Roberto Marton, che ha annunciato la consegna alla segretaria della sezione di un mazzo di fiori come ringraziamento per il lavoro svolto. È seguita l’esibizione del coro Rosalpina di Bolzano, che ha cantato una serie di pezzi prima e dopo il pezzo di teatro "In gita con il Cai", interpretato da alcuni soci e diretto da Laura Andrian. Dopo il rinfresco, molto apprezzato, la mostra è stata aperta. Già il titolo dell’esposizione "Il tempo libero nel tempo" è un bell’invito a visitarla. Il resto è un omaggio, sentito e ben riuscito, alla montagna e alla città di Merano per i suoi 700 anni.

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