Solland Silicon 

Il Comprensorio: «Basta aste»

Merano. Rispetto agli ultimi sviluppi della questione della Solland, i sindaci del Burgraviato si esprimono a favore delle dichiarazioni del presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher,...



Merano. Rispetto agli ultimi sviluppi della questione della Solland, i sindaci del Burgraviato si esprimono a favore delle dichiarazioni del presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher, schierandosi contro un’ulteriore asta e contro la prosecuzione dell’attività di produzione del silicio.

“Siamo contrari – fanno sapere in una nota – a ulteriori attività industriali della società Solland Silicon, poiché questa rappresenta un rischio per la sicurezza e la salute di Merano, ma anche dell’intera area circostante”. La società del Qatar Bst srl ha versato una caparra pari a 500 mila euro, ma non ha potuto perfezionare l’acquisto (versando i restanti 4,5 milioni di euro) perché la giudice fallimentare ha dovuto rigettare la proroga del termine di pagamento della società, visto che la Provincia ha negato di prorogare fino al 30 giugno, data proposta da Bst srl, l’ordinanza relativa al mantenimento della sicurezza.

«I sindaci del comprensorio temono un’ ulteriore asta e la prosecuzione delle attività industriali», spiega Alois Kröll, presidente della Comunità comprensoriale. «Sarebbe molto meglio risanare il sito e metterlo a disposizione dell’economia locale. I posti di lavoro che si riteneva fossero andati perduti sarebbero stati compensati in brevissimo tempo dalle imprese del posto», sottolinea Kröll. Il presidente comprensoriale sarebbe d’accordo con la decisione di mettere all’asta la nuda proprietà, con la condizione della riqualificazione del sito. «Sarebbe la soluzione migliore per l’intero comprensorio, ma anche per la Provincia, poiché spetta a quest’ultima sostenere gli elevati costi per la sicurezza», conclude,













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