Il gotha dei sommelier 4 giorni a Merano 

Attesi - dal primo al 4 novembre - 800 delegati. Molte degustazioni saranno aperte al pubblico



MERANO. Conto alla rovescia per il 52esimo congresso nazionale dell’Ais, che per la prima volta si terrà in Alto Adige a Merano dal 1 al 4 novembre. L’appuntamento richiamerà nella città del Passirio oltre 800 delegati, che oltre ai lavori congressuali potranno seguire 40 fra laboratori e masterclass sul vino altoatesino e non. «Merano è il giardino dell’Alto Adige dal clima mite, ed è un’oasi di benessere punto di riferimento per l’intera area mitteleuropea grazie alla sua posizione strategica sull’asse nord-sud Europa», ha spiegato il presidente Antonello Maietta, «e ora si prepara ad accogliere l’Associazione italiana sommelier per il suo 52° congresso nazionale». Un importante momento di incontro e conoscenza del territorio su cui la presidente dell’associazione sommelier dell’Alto Adige Christine Mayr lavora da oltre un anno. «Il passaggio da Taormina, sede del congresso 2017, a Merano – ha dichiarato poi Maietta – rappresenta lo spirito e la forza dell’Ais, presente capillarmente su tutto il territorio nazionale». Durante i quattro giorni saranno in programma, accanto ai lavori congressuali riservati ai soci, momenti dedicati alle degustazioni, visite a cantine storiche e banchi d’assaggio aperti al pubblico, oltre ai consueti e apprezzatissimi spazi conviviali. Il congresso è anche sede deputata alle fasi finali dei concorsi, banco di prova e confronto tra sommelier, la cui preparazione si rivela costantemente in crescita. Tra questi si presenta anche uno dei giovani campioni locali, Andrè Senoner. I vincitori delle selezioni regionali si affronteranno per il titolo di miglior sommelier d’Italia “Premio Trentodoc”, secondo la nuova formula, che prevede prove incrociate tra i finalisti in lotta per strappare il titolo al campione in carica, Roberto Anesi, sommelier e ristoratore a Canazei. Non meno ambiti i premi Bonaventura Maschio: una borsa di studio per il master sull’acquavite, offerta a tre giovani sommelier (in rappresentanza di Nord, Centro e Sud d’Italia), distintisi per la propria preparazione sui distillati, e il Premio Surgiva, riconoscimento riservato alla delegazione Ais che più si è distinta nel proprio territorio di appartenenza. «L’organizzazione di questo congresso – secondo la presidente di Ais Alto Adige, Christine Mayr – è stata per la nostra sede motivo di forte impegno e orgoglio. Un lavoro che ci ha permesso, a otto mesi dall’evento, di avere un programma praticamente definitivo». Merano si accinge dunque ad accogliere dirigenti, delegati e molti dei quarantamila soci che animeranno l’accogliente centro dai portici medievali e dagli edifici liberty, i giardini e le terrazze di Castel Trauttmansdorff, ma soprattutto i luoghi legati alla cultura enoica. Dagli champagne ai migliori Gewürztraminer dell’Alto Adige, dal vino del momento, il Pinot Bianco, fino al sakè, saranno tantissimi i temi del variegato mondo dei sommelier a essere messi sotto la lente di ingrandimento di esperti e professionisti. Molte delle degustazioni saranno aperte al pubblico degli appassionati, che saranno così guidati dai migliori esperti nella scoperta del mondo dei vini e delle bevande. «Un’occasione importante per far conoscere la ricchezza enologica locale ai professionisti del settore», ha concluso Mayr.(an.ca.)













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