Il tunnel segreto che porta alla fonte dell’acqua termale 

Situato a 1500 metri, è stato realizzato nel 1940  Il passaggio tra le rocce cede radon dalle proprietà curative


di Monica Marabese


MERANO. Caschetto in testa, giacca a vento per ripararsi dal freddo e scarpe precedentemente disinfettate. Tutto è pronto per addentrarsi nel tunnel lungo 1.200 metri che ospita la fonte d’acqua termale dalla quale si approvvigionano le Terme di Merano. Data la delicatezza e la sensibilità del luogo, il tunnel, situato a quota 1.500 metri su monte San Vigilio, non era mai stato aperto prima, se non per gli annuali controlli sanitari, e non sarà più visibile per diverso tempo. Nella mattinata di ieri invece le porte del tunnel sono state aperte, offrendo ai presenti un suggestivo scenario fatto da stretti tunnel scavati manualmente nella roccia, con in sottofondo il gorgoglio dell’acqua. Quest’ultima è raccolta in diverse tubature, per poi essere convogliata in un unico bacino a Marlengo, dal quale poi passa nella struttura termale in centro città. Vengono raccolti dai 9 ai 17 litri al secondo, dando modo a Terme Merano di avere un continuo ricambio di acqua ricca di fluoro, iodio e altri oligoelementi presenti nella roccia. A differenza di ciò che comunemente si pensa, l’acqua termale non sempre ha temperature elevate. Questa infatti ha proprietà curative scientificamente provate, ma è fredda.

Quella di Merano è una struttura che possiamo definire unica in Italia, poiché su tutto il territorio sono solamente due le fonti d’acqua con queste specifiche proprietà. La seconda è in val d’Aosta ma è molto più piccola e non sufficiente per realizzare una struttura termale. Proprio per questo motivo, Merano ospita turisti da tutta Italia, che vengono mandati qui dai rispettivi medici per curare e alleviare patologie come bronchiti, riniti, allergie, sinusiti, eccetera.

Il direttore sanitario delle Terme Salvatore Lo Cunsolo spiega: «L’acqua piovana viene assorbita dal terreno, infiltrandosi nella roccia. In particolare, durante il suo cammino si arricchisce di un determinato tipo di granito, lo gneiss occhiadino, che cedendo radon conferisce all’acqua le proprietà curative grazie alle quali possiamo trattare malattie croniche delle vie respiratorie o riniti allergiche. Grazie a diversi studi, svoltisi in collaborazione con università specializzate, siamo giunti alla conclusione che questo tipo di acqua ha la stessa portata benefica del cortisone, solitamente usato per alleviare le allergie». Alle Terme di Merano l’acqua termale viene utilizzata per inalazioni, bagni termali e nella linea cosmetica naturale. «Le inalazioni – prosegue Lo Cunsolo – apportano sollievo ai disturbi respiratori e permettono ai pazienti di tornare a respirare liberamente, mentre i bagni termali sono particolarmente indicati per chi è affetto da malattie dell’apparato locomotore e da patologie reumatiche. Infatti l’effetto analgesico, sedativo e miorilassante del radon sul sistema nervoso è noto da lungo tempo».













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