In aprile cinque a processo
Bolzano/curon. A più di due anni dalla valanga che ha ucciso una donna e la sua bambina nella zona della malga San Valentino, a monte di San Valentino alla Muta, è stato fissato il processo in cui...
Bolzano/curon. A più di due anni dalla valanga che ha ucciso una donna e la sua bambina nella zona della malga San Valentino, a monte di San Valentino alla Muta, è stato fissato il processo in cui sono imputati cinque sciatori del Baden Württemberg. Sono accusati di omicidio colposo e di aver provocato il distaccamento nevoso. La data – il 7 aprile – è stata comunicata dalla Procura della Repubblica di Bolzano.
I fatti risalgono al 3 gennaio 2018. Quel giorno Petra Theurer, germanica di 45 anni, fu recuperata ormai in fin di vita dopo essere stata travolta da una slavina killer assieme alla figlioletta Mia, di appena 11 anni. La donna fu trovata sopra la ragazzina, con le braccia aperte in un estremo tentativo di protezione. La bambina fu recuperata dalle squadre di soccorso ormai priva di vita. La madre, invece, respirava ancora e fu trasportata d’urgenza all’ospedale di Silandro, dove però spirò poco dopo. Assieme al padre, che si salvò (era l’unico della famiglia dotato del dispositivo Arva), avevano deciso di partecipare a una giornata programmata sulla neve da uno sci club di Ludwigsburg (cittadina del Baden-Württemberg) a cui erano iscritte.
Ad affrontare l’escursione nonostante le condizioni meteo proibitive ampiamente annunciate in tutti i bollettini erano stati due gruppi di scialpinisti (una cinquantina di persone) che disattesero le raccomandazioni tipiche di chi affronta abitualmente l’alta montagna in inverno. Potrebbero essere stati gli stessi escursionisti ad aver “tagliato” la neve al loro passaggio.