In via Matteotti è vuota una vetrina su quattro 

Gli immobiliaristi: «Nessuno si fa vivo malgrado i prezzi relativamente bassi» Ma intanto spunta una trattativa per la cessione dell’ex cinema Apollo


di Jimmy Milanese


MERANO. Sono cinque, su un totale di venti, le attività commerciali sfitte in via Matteotti, tra le quali l’ex cinema Apollo, ormai da anni chiuso al pubblico.

A poche settimane dalla totale riapertura dell’arteria principale del quartiere Maia Bassa, un quarto dei locali disponibili è desolatamente vuoto. «La ristrutturazione della piazza ha ulteriormente penalizzato questa parte della città e le prospettive per il futuro non sembrano rosee». A spiegarlo è Beatrice Calligione, immobiliarista che da poco ha abbandonato la via per trasferirsi in un’altra parte della città. «Ho un locale di 60 metri quadrati da affittare, e non chiediamo più di 900 euro al mese, ma nessuno si fa vivo», conclude Calligione.

Un altro immobiliarista, il quale ha avuto mandato di vendere o dare in affitto quattro dei cinque locali disponibili, non è più ottimista, anche se recentemente un investitore ha dimostrato interesse per l’acquisto dell’ex cinema. «Siamo in trattativa per vendere la struttura che ospitava l’Apollo. Non posso anticipare nulla, ma speriamo che l’affare vada a buon fine, visto che il prezzo di vendita è fissato attorno al mezzo milione di euro, per una superficie di oltre 260 metri quadrati». E per gli altri locali? Mille euro di affitto al mese per 70 metri quadrati, oppure 750 euro per 38 metri quadrati sono i prezzi, relativamente bassi, per portarsi a casa un locale nella via di quella zona che fino al 1923 era comune indipendente da Merano.

C’è tutto, in via Matteotti, dalla farmacia al bar e un ristorante, ma anche un alimentari e una gelateria, ovvero, frutta e verdura e panificio, perfino un barbiere e una cartoleria. «Mancano però i parcheggi, e questo è un grande problema, come già avevamo detto in fase di progettazione della riqualifica che, alla fine, i parcheggi li ha quasi dimezzati». A sostenerlo, Alexander Pichler, commerciante della via che non si lamenta molto degli affari, anche se dice: «Noi vendiamo frutta e verdura, abbiamo un nome, ma già diversi clienti si sono lamentati perché trovare un parcheggio è difficile, e lo sarà ancora di più questo inverno, quando le persone si muoveranno in auto». Nella zona, spiega Pichler, ci sono diversi bar e, ovviamente, vista la penuria di posti auto, molte volte gli avventori utilizzano i parcheggi di via Matteotti, di fatto togliendo posti a chi in quella via vorrebbe fare commercio. «Il volume degli affari è inferiore del 30% rispetto a prima» spiega un altro commerciante che però aggiunge: «Questa volta non fate il mio nome, perché poi sembra che a me non vada bene niente». L’errore, concordano un poco tutti nella via, è stato quello di non avere ascoltato la voce dei residenti che volevano mantenere lo stesso numero di parcheggi precedenti ai lavori di restyling. Inoltre, non vanno giù ai commercianti i tre metri di larghezza del marciapiede che scende lungo la strada. «Non siamo in centro città, dove il viavai è più intenso e servono marciapiedi larghi. Qui bastavano due metri» aggiunge Pichler, il quale si chiede cosa sarà del sistema di riscossione della tariffa del parcheggio per mezzo delle colonnine dedicate e appena installate, ma sulle quali ancora non si sa nulla. La richiesta dei residenti è che almeno una mezz’ora iniziale sia gratuita, così da incentivare la sosta breve dei mezzi, per il tempo necessario ad effettuare gli acquisti. Questo scoraggerebbe il parcheggio gratuito in via Matteotti di coloro i quali decidessero di permanere lungamente nei bar della zona.

Altra questione, subito individuata da chi il quartiere lo vive giornalmente, è la ciclabile che dovrebbe essere utilizzata solo per i ciclisti che da via Piave volessero raggiungere via Roma, ma invece viene regolarmente percorsa anche in discesa, causando pericolo sia per i ciclisti sia per l’intersezione di questi con il traffico veicolare. Insomma, lamentando di non essere stati ascoltati a sufficienza, con gli affari in calo anche per via della mancanza di parcheggi, in attesa di vedere come la clientela reagirà quando in inverno l’uso maggiore dell’auto potrebbe aumentare l’esasperazione dei commercianti, la nuova via Matteotti sembra non piacere proprio a nessuno.













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