«Julia», missione in Libano dove l’Onu tutela la pace 

Il Reggimento meranese fornisce supporto logistico ai reparti italiani e stranieri Schierati sul campo 300 militari comandati dal colonnello bolzanino Losavio


di Simone Facchini


MERANO. Indossano il casco blu delle Nazioni Unite e forniranno supporto logistico alla missione Unifil di peacekeeping in Libano, nella base di Shama nella zona “cuscinetto” che separa il Paese dei cedri da Israele. Circa trecento uomini del Reggimento Julia stanziato a Merano, comandato dal bolzanino Michele Losavio, sono operativi da pochi giorni nella polveriera mediorientale a salvaguardia della pace.

La cerimonia di passaggio di consegne dell'unità logistica italiana dell'Esercito presente in Libano tra il Folgore e il Reggimento logistico Julia si è tenuta nella sede del comando del “settore ovest” - a leadership italiana - della missione Onu. Scelta non a caso la data dell’avvicendamento, avvenuta il 22 maggio, ossia il giorno in cui si celebra la fondazione dell’Arma Trasporti e Materiali. In quello stesso giorno di 102 anni fa, infatti, “gli autieri – così comunica una nota del contingente - si distinsero per capacità, tenacia e professionalità nel difficilissimo compito di muovere le unità del nostro Esercito da un fronte all’altro, allo scopo di contrastare l’avanzata avversaria”.

L’opera dello Julia si inquadra nel Combat Service Support Battalion, incaricato di garantire il supporto logistico a favore di tutti i reparti militari italiani presenti sul territorio, ma anche di coordinare e condurre tutte le attività logistiche a favore degli altri contingenti militari stranieri presenti nel settore. Sono 42 in tutto i Paesi che forniscono personale alla missione. In particolare nei prossimi sei mesi i militari “meranesi” saranno impegnati lungo le principali vie di comunicazione stradali libanesi per assicurare il trasporto di personale, mezzi e materiali in afflusso e deflusso dall'Italia.

Il Reggimento logistico Julia è alla prima partecipazione alla missione Unifil da quando nel 2014 è passato alle dipendenze della Brigata alpina Julia. A ben guardare c’è tuttavia un precedente: nel 2009, con la vecchia denominazione di 24° Reggimento Dolomiti aveva già preso parte alla missione in Libano.

A “benedire” il passaggio di testimone nella base di Shama era presente il generale Paolo Fabbri, comandante del settore ovest dell’Unifil e della Brigata alpina Julia- Multinational Land Force. Nell’occasione il colonnello Salvatore Pisciotta ha ceduto il comando al parigrado bolzanino Michele Losavio, alle redini dello Julia dalla fine dello scorso novembre.















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