L’asilo nido può ripartire, un aiuto per 18 famiglie 

Maddalena di Canossa. Il servizio di competenza comunale riprenderà mercoledì prossimo Seguiranno le microstrutture private. Chiarita la controversia nata dalla lettera delle educatrici



Merano. Mercoledì 20 i battenti dell’asilo nido comunale riapriranno per i 18 bimbi delle famiglie che hanno presentato domanda (20 i posti disponibili). Poi sarà la volta delle microstrutture private, che tra il 25 maggio e i primi di giugno dovrebbero riuscire a tornare operative, alleviando il peso della cura dei più piccoli di cui durante gli ultimi due mesi si sono dovute far carico le famiglie, non senza gravi risvolti sul lavoro dei genitori – spesso su quello delle madri.

Chiarita due giorni fa con un incontro coi vertici comunali la controversia nata dalla lettera che alcune educatrici intimorite dall’eventualità del contagio avevano scritto all’assessora Waltraud Deeg e al presidente Arno Kompatscher: «Eravamo a conoscenza dei problemi illustrati nella lettera, ma certe cose dipendono dallo Stato o dalla Provincia, non dal Comune – avverte l’assessore Stefan Frötscher –, e nel frattempo diverse questioni hanno man mano trovato risposta. Da parte nostra abbiamo approntato un bellissimo progetto pedagogico a cui mancava soltanto un passaggio, il protocollo della sicurezza. Ora, dopo l’ottimo incontro con le educatrici, possiamo dire di aver chiarito ogni cosa e di essere pronti a partire col piede giusto».

Il servizio dedicato ai bambini fra i tre mesi e i tre anni d’età andrà avanti per tutta l’estate, al netto di aspetti sindacali di cui il Comune dovrà tenere conto. E l’estate dei bambini un po’ più grandi? Come il collega Andrea Rossi, Frötscher assicura che le attività ci saranno. Concertate con Deeg e con le associazioni, delle quali l’assessore Svp tiene a evidenziare «la grande inventiva e lo spirito di collaborazione». Resta da capire come applicare la normativa sulla sicurezza di bambini e animatori, secondo le quali i gruppetti non potranno superare i quattro partecipanti, così come negli asili nido. «Certo, accantonare gli sport di gruppo significa dover sopprimere molte attività. Stiamo procedendo a un’accurata indagine sugli spazi e già la settimana prossima abbiamo in programma un incontro specifico».

Resta anche l’amaro della comunicazione con cui giovedì il sovrintendente Vincenzo Gullotta ha annunciato la sospensione del servizio d’emergenza per scuole materne ed elementari di lingua italiana. A Merano la parte tedesca aspetta solo lunedì 18, quando 47 scolari e 27 bambini dai 3 ai 6 anni potranno essere accuditi da maestri ed educatori. Dalle 8 alle 12.30 e solo fino al 16 giugno, sì, e senza la mensa, ma per le famiglie è già un segnale importante. «Purtroppo la direzione scolastica provinciale di lingua italiana ha negato l’autorizzazione. L’organizzazione dei servizi di emergenza nel settore delle scuole per l’infanzia e delle elementari è competenza della Provincia, ma il Comune amministra i relativi edifici e quindi abbiamo lavorato in stretta collaborazione con gli uffici provinciali per garantire la riapertura degli asili nido». S.M.













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