L’eco-città dei giovani: tetti verdi e riciclaggio 

L’assemblea. Le mozioni approvate dal mini-parlamento approdano in consiglio comunale Tra le proposte per Merano, edifici, strade termoriflettenti e differenziata nelle scuole


Sara Martinello


Merano. Tra le proposte per contrastare il mutamento climatico elaborate nei giorni scorsi dall’Ypac, il Parlamento dei giovani della Convenzione delle Alpi, ce ne sono alcune che potrebbero applicarsi alla città di Merano. Ma soprattutto, effetto della recente riunione meranese degli 80 ragazzi provenienti da tutte le regioni dell’arco alpino è l’aver dato conferma all’amministrazione comunale della necessità di coinvolgere i giovani nei processi decisionali. Tanto che la prossima seduta del consiglio comunale vedrà la partecipazione di una delegazione dei “parlamentari” che presenterà al consesso le nove mozioni approvate proprio nella sala consiliare. Ieri, nel frattempo, i membri dello Ypac hanno incontrato i ministri dei paesi dell’arco alpino.

«Abbiamo bisogno di giovani che ogni tanto ci ricordino perché siamo qui», spiega l’assessora Madeleine Rohrer, che insieme al sindaco Paul Rösch ha partecipato ai tavoli di lavoro organizzati alla Fos Marie Curie insieme al professor David Augscheller. «Quest’esperienza – riprende Rohrer – ci spinge a coinvolgere maggiormente i ragazzi. Per esempio attraverso incontri specifici nell’ambito della risistemazione delle strade, come potrebbe essere già con la parte superiore di corso Libertà. Dai membri dello Ypac è emerso il desiderio di essere interpellati quando si tratta di programmare un futuro comune». Infatti, la mozione più votata è stata quella relativa all’abbassamento dell’età necessaria a esercitare il diritto di voto. “Se consideriamo l’andamento demografico, notiamo come l’età media della popolazione è in aumento – recita la mozione approvata dall’assemblea –. Questo porta a una diminuzione dell’incisività dei gruppi più giovani. Il voto dovrebbe essere accessibile a chi più di altri è e sarà vittima dell’impatto del mutamento climatico: perciò si dovrebbe concedere questo diritto anche a chi abbia 16 anni”.

Mentre alcune mozioni fanno riferimento a livelli superiori al Comune, quella relativa alle misure di abbattimento delle temperature nelle aree urbane potrebbe trovare un primo riscontro nella dimensione cittadina. Quindi progetti di urban gardening come quello messo in atto di recente dal comitato di quartiere di Maia Bassa, ma anche tetti, facciate e strade in materiali termoriflettenti di colore chiaro, «misura che può essere ripresa nel regolamento edilizio», asserisce Rohrer. «Prima il verde e l’azzurro dell’acqua, poi il grigio. Una piccola regola da tenere a mente per tutelare l’ambiente». Il documento dello Ypac include poi alcuni accorgimenti che ogni cittadino può adottare, soprattutto se incoraggiato e sostenuto dalle istituzioni. Innanzitutto, nelle scuole, l’introduzione di sistemi di riciclaggio e la promozione di prodotti eco-friendly. Quindi l’incremento dell’uso di bicicletta e mezzi pubblici, la differenziazione dei rifiuti già attraverso i cestini in città, eventi come la festa degli alberi. Altre misure sono di respiro provinciale, come quella sull’inquinamento prodotto dai tir.

«E ora che si fa?», questa la domanda con cui venerdì un ragazzo ha sfidato il presidente della Provincia Arno Kompatscher, anche lui presente all’assemblea. Intanto, «il Comune è a disposizione delle scuole per trovare insieme soluzioni», conclude Rohrer.













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