L’integrazione “smart” con la rete veloce per tutti 

Navigazione gratuita. Nel 2020 il wifi comunale raggiungerà le case a velocità graduata Impieghi nel risparmio energetico e nell’inclusione di pensionati, ipoudenti e migranti


Sara Martinello


Merano. Se un collegamento a internet divenuto uno dei mezzi principali per lavorare, per comunicare o più semplicemente per “esserci”, è pure vero che esistono ancora fasce della popolazione che non possono permettersi il relativo esborso mensile. saranno queste – che si tratti di pensionati, di famiglie in difficoltà o di migranti – le prime a beneficiare di uno dei progetti messi in campo dall’azienda dei servizi municipalizzati, presentati ieri nel corso di una conferenza stampa in municipio. è prevista per il 2020, infatti, la realizzazione di una rete wlan ad alte prestazioni, gratuita, estesa a tutta la città e accessibile da chiunque, anche se con le cautele necessarie a evitare una concorrenza agli operatori del settore. insieme a questa, l’asm prevede anche la creazione di una rete lorawan, tecnologia a inquinamento ridottissimo che permetterebbe l’informatizzazione di diversi servizi.

Una rete gratuita ed estesa.

L’idea dell’Asm e dell’assessore alle infrastrutture e all’innovazione Diego Zanella, promotore del progetto Smart City, è di realizzare una rete di hotspot molto più capillare di quella attuale, estendendola a tutti i quartieri. «Vogliamo consentire a quanti più cittadini possibile una prospettiva di crescita sociale – asserisce Zanella –. Chiaro, non vogliamo qualificarci come provider e fare concorrenza agli operatori: metteremo in piedi un sistema che permetterà di granulizzare l’uso della rete, garantendo un minimale di banda ma rallentando la velocità in caso di uso prolungato». Come spiega il caporeparto dell’Asm Stefan Mutschlechner, quest’estate saranno fatte misurazioni su una superficie di un milione e mezzo di metri quadrati (pari a un decimo dell’area abitata di Merano) per capire quanti “access point” installare nel 2020. A Vienna questa tecnologia è ampiamente impiegata per le comunicazioni tra amministrazione e rifugiati, quindi come canale di integrazione, ma anche per la traduzione simultanea o per permettere a chi ha problemi di udito di godersi un concerto o uno spettacolo.

Ecologia targata LoRaWan.

«Il sistema LoRaWan – prosegue Mutschlechner – è una tecnologia a bassa emissione d’onde (appena 30 watt la potenza di trasmissione), e quindi molto meno inquinante rispetto alla rete cellulare, che offre svariati vantaggi». Un esempio? «Riesce a entrare anche sottoterra, nelle cantine, così basterà installare appositi sensori sui contatori dell’acqua per individuare consumi effettivi ed eventuali guasti o perdite. Ma si possono anche installare sensori di umidità nei prati per razionalizzare l’irrigazione e risparmiare acqua, oppure regolare la potenza dei lampioni in base al numero di veicoli che percorrono le strade in un determinato momento, come abbiamo già in programma di fare in via Piave e in via Roma. Altri usi possono essere la videosorveglianza wireless, quindi senza intervenire sulle infrastrutture, o l’individuazione di fiamme o di fughe di gas».













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