L’uso della lingua divide il circolo Est Ovest 

Nicolodi: «Dibattiti solo in tedesco, italiani esclusi». Lazzaretto: «Ognuno si esprime come preferisce» 


di Jimmy Milanese


MERANO. La questione della lingua da utilizzare nel corso di manifestazioni e conferenze torna prepotentemente nel dibattito cittadino, investendo il circolo Est Ovest, associazione che conta più di 4 mila soci e che molto ha fatto per superare quella barriera etnica che per decenni ha diviso gli “italiani” dai “tedeschi”. Ad accendere la miccia, una discussione su Facebook innescata da Enzo Nicolodi, ex consigliere comunale, il quale ha criticato l’utilizzo della sola lingua tedesca nel recente incontro che ha visto Paul Rösch, sindaco di Merano, discutere con l’assessora Gabriela Strohmer sulla questione del turismo “mordi e fuggi” in città.

«Si parla dei problemi e del futuro di una città – scrive Nicolodi – e lo si fa invitando due persone competenti sul tema, ma il dibattito è solo in lingua tedesca». Insomma, l’accusa è mossa nei confronti degli organizzatori dell’incontro, ma anche verso il sindaco, «che già in diverse occasioni ha avuto modo di dimostrare scarsa predisposizione a intercettare le difficili istanze della comunità italiana – continua Nicolodi –, a differenza dell’assessora Strohmer, che gode della convivenza familiare e ha più strumenti». Quindi, la sferzata di Nicolodi ai responsabili del circolo Est Ovest, chiedendo se sia possibile «pensare al futuro di Merano senza ragionare insieme a chi parte dal punto di vista italiano e magari non viva a Maia Alta».

La risposta non si è fatta attendere, ancora una volta via Facebook, da parte di Markus Lobis, moderatore dell’incontro. «Se la serata si fosse svolta in lingua italiana – domanda Lobis – i contenuti sarebbero stati diversi?». Chiedendo se non sia il caso di abbandonare «questa forma di vittimismo», Lobis specifica che molte attività del circolo si svolgono in italiano, e che ognuno è libero di esprimersi nella propria madrelingua, nel corso delle conferenze, spesso difficili da tradurre, proprio per non appesantire la durata dei dibattiti. Nella discussione interviene anche l’Est Ovest per voce della vicepresidente Giorgia Lazzaretto, la quale, rivolgendosi a Nicolodi, osserva: «Non c’è mai stata la volontà di considerare l’economia della città esclusivo appannaggio della parte tedesca, perché se noi organizziamo una conferenza non pensiamo alla madrelingua di chi invitiamo». Invece, secondo Nicolodi, non avere invitato un ospite di lingua italiana «è un torto al club». Club che, in questo modo, diventerebbe meno accogliente per i cittadini di madrelingua italiana. Accusa alla quale Lazzaretto risponde spiegando che in tutta la Provincia non esiste un’istituzione che «lavori di più e meglio sul far sentire tutti a casa propria».

Sulla questione interviene anche l’assessora Strohmer, la quale ricorda come i dibattiti al circolo Est Ovest non possano essere paragonati agli incontri che l’amministrazione comunale ha con la popolazione, nei quali è necessario garantire il bilinguismo. E propone proprio il circolo Est Ovest come sede per discutere di questo “spaesamento” della popolazione italiana, che difficilmente interviene in occasioni pubbliche, quando i relatori sono di madrelingua tedesca, ma che al contempo chiede, negli incontri pubblici, se non la traduzione, almeno l’utilizzo di un tedesco privo di influenze strettamente dialettali.













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