Le Ferrovie: abbatteremo diversi alberi secolari
Sono troppo vicini ai binari: tagli in via Speckbacher e al parco della stazione La Giardineria comunale ne salva alcuni promettendo potature straordinarie
MERANO. Da alcuni giorni gli operai delle Giardinerie comunali stanno tagliando dieci pini silvestri che si trovano in via Speckbacher in prossimità della linea ferroviaria. È la seconda tranche di interventi del genere dopo quella portata a termine la scorsa primavera all'ippodromo sul lato della ferrovia quando ad essere stati abbattuti erano stati una decina di pioppi. Ma il taglio degli alberi proseguirà nel parco della stazione dove è previsto il sacrificio di una ventina di piante nel rispetto di quanto prevede la legge n. 753 dell’11.7.1980 che la direzione di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) intende vedere applicata. La legge prevede che tutte le piante, pubbliche o private, cresciute lungo la tratta ferrata, vengano abbattute per ragioni di sicurezza. La distanza minima da rispettare viene dal testo di legge così definita: «Gli alberi per i quali è previsto il raggiungimento di un’altezza superiore a quattro metri non potranno essere piantati ad una distanza dalla più vicina rotaia minore della misura dell’altezza massima raggiungibile aumentata di due metri». Secondo l’interpretazione fornita da Rfi, tutti gli alberi attualmente situati a ridosso della ferrovia a una distanza inferiore a quella prescritta dalla norma, devono essere rimossi, indipendentemente dalle loro condizioni di salute, dal loro pregio paesaggistico e dall’età.
Gli alberi pubblici destinati a cadere sotto i colpi della legge 753 sono una cinquantina piante ad alto fusto, di queste venti erano cresciute all’interno dell’ippodromo, altre trenta in via Speckbacher e al parco della stazione. L'operazione "sfoltimento" delle piante è iniziata all'ippodromo e sta proseguendo in questi giorni in via Speckbacher. Poi si passerà nel parco della stazione ferroviaria «dove siamo riusciti, dopo i colloqui con Rfi, a salvare alcune piante caratteristiche. C'è però l'impegno da parte nostra a potarle con una certa frequenza - dice Lidia Martellato dell'ufficio verde pubblico delle Giardinerie - in modo tale che i dispositivi della legge possano venire rispettati. Provvederemo inoltre, dopo l'abbattimento degli alberi, a posizionare al loro posto dei cespugli in modo tale che sia mantenuta quella caratteristica di verde che c'era nelle zone dove le piante sono state abbattute o lo saranno nelle prossime settimane». Fra gli alberi che non dovranno essere "sacrificati" c'è il monumentale platano in via 4 Novembre che era già stato risparmiato in occasione dei lavori del primo tratto della circonvallazione ovest. La direzione delle Giardineria comunale ricorda che devono essere abbattuti, nel caso non rispettino la sopracitata distanza dalla linea ferroviaria, anche gli alberi che sorgono su terreni privati.