Lega, in lizza 3 candidati Martinelli resta in pole 

Verso le elezioni. Militanti a raccolta per l’incontro con Crippa. Impasse sull’intesa con l’Svp Giustizia, immigrazione e famiglia i temi. «Con questo sindaco si respira aria di insicurezza»


Jimmy Milanese


Merano. «Con questo sindaco a Merano si respira aria di insicurezza». Queste le parole del vicesegretario della Lega Andrea Crippa, il quale l’altra sera ha salutato gli oltre sessanta militanti del partito guidato da Matteo Salvini nel suo incontro elettorale in un locale del centro cittadino. Una serata nel corso della quale non è stato svelato il nome del candidato sindaco del Carroccio per le comunali di maggio, ma che forse ha ridotto la rosa a tre possibili nomi. Da una parte Sergio Armanini, consigliere comunale subentrato a Rita Mattei, in seguito alla di lei elezione nel consiglio provinciale. Papabile è anche Leandro Pegoretti, nel Cda dell’Ente Kurhaus e Teatro. Infine, nome che sembrerebbe mettere d’accordo un po’ tutti, e favorito tra i tre, è quello di Karl Martinelli: vicepresidente di Terme Merano e già consigliere comunale, sempre per la Lega, nonché compagno di Rita Mattei.

«Innocenti nei tribunali».

Una serata alla vecchia maniera, durante la quale il deputato Crippa, accompagnato dal collega Filippo Maturi e dal commissario per la Lega Maurizio Bosatra, ha parlato al suo pubblico in piedi su una sedia, spiegando in sintesi la posizione della Lega per le prossime comunali di maggio. «Troppi meranesi nei tribunali da innocenti e giudici che vogliono prendere il posto della politica e che non pagano per gli errori commessi – ha detto Crippa – e il nostro leader Matteo Salvini, invece, a processo per aver difeso i confini, che poi significa portare a processo i meranesi che ora con questo sindaco sono cittadini di serie B», ha concluso il deputato leghista.

Salvini a Merano.

Un intervento dai toni duri, quello di Crippa, anticipato dalle parole di Armanini, che ha ringraziato il braccio destro di Salvini per la sua presenza a Merano, anticipando che molto probabilmente il segretario della Lega si farà vivo da queste parti, prima del voto di maggio.

Cingalesi e nemici.

Commento anche sulla particolarità etnica del nostro territorio, sempre da parte di Crippa, il quale ha spiegato che «se a Merano qualcuno vuole i cingalesi, ecco, questo è un nostro nemico. Ma nel rispetto delle tradizioni della comunità italiana e tedesca la Lega vuole superare la questione etnica su certi temi, per concentrarsi sulla soluzione dei problemi della gente». E sulla famiglia, chiara la posizione di Crippa: crocifisso nelle scuole e due genitori di sesso opposto, perché su questi temi «noi non arretriamo di un millimetro, nemmeno a Merano». Insomma, rimarcando come anche in città, in caso di vittoria, arriverà il sistema di governo della Lega nelle regioni del Nord Italia, Crippa ha spiegato come i militanti meranesi debbano «contribuire a fare la rivoluzione, perché il nemico della Lega è il meranese rassegnato».

L’incognita Svp.

Sulla questione alleanze, invece, Crippa ha rimandato tutto alla decisione dei vertici locali, rimarcando l’esperienza positiva con la Svp a livello provinciale, e con la quale «sono in corso trattative». Sulla stessa questione, invece, i vertici della Svp meranese fanno sapere che la Stella Alpina locale non ha alcuna intenzione di formare un accordo preelettorale con il Carroccio di Matteo Salvini, né è disposta a formare un’alleanza postelettorale con il Carroccio per la formazione di un’eventuale giunta. Una posizione che divide la Svp locale rispetto ai vertici di via Brennero, i quali, invece, auspicherebbero una qualche forma di accordo con la Lega.













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