Mense a scuola: più iscritti e menù promossi dai ragazzi 

Refezione. Quasi quattromila i fruitori del servizio che il Comune in parte esternalizza Torna il sereno dopo anni di carenza di spazi e di ricorsi giudiziari. Assottigliate le liste d’attesa


Simone Facchini


Merano. Continuano a crescere i commensali al tavolo de l sistema di refezione scolastica meranese, mentre le liste d’attesa si assottigliano. Al contempo, i giovani promuovono il servizio. Torna il sereno sulle mense nelle scuole gestite in parte in maniera autonoma dal Comune e in parte esternalizzate. Un servizio che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con parecchie sfide: l’onda d’urto dovuta alla “settimana corta” con il conseguente aumento dei rientri pomeridiani e dunque delle richieste di pranzare in mensa, poi i ricorsi sulla mancanza di un menù vegano e nel frattempo l’introduzione dell’obbligo di iscriversi online. L’amministrazione ha risposto con l’allestimento di nuovi spazi, con un regolamento per mettersi al riparo da contestazioni giuridiche e con un supporto a chi era in difficoltà a destreggiarsi con le tecnologie per far accedere al servizio i propri figli.

I numeri.

Sfiora ormai la soglia delle 4.000 persone il numero di iscritti alle mense. Per essere precisi l’ultimo dato fornito dall’ufficio competente è di 3.965 fruitori, 197 dei quali insegnanti. Erano circa 3.500 nel 2018. Le liste d’attesa si sono ridotte a 22 richiedenti, limitati alle scuole Schweitzer (10), Tappeiner (7) e Erckert (5).

Ma a gratificare l’amministrazione è soprattutto l’esito di un questionario. Nei mesi scorsi Arma, l'azienda che per conto del Comune fornisce pasti a diversi istituti, ne ha distribuiti circa 500 ad alunni e studenti che si servono delle mense: per una volta a dare i voti sono stati loro. L'89% degli interpellati si è detto soddisfatto della qualità. Arma si occupa delle scuole Pascoli e Negrelli per la comunità di lingua italiana e del Gymme, Tappeiner, Erckert e Schweitzer per quella in lingua tedesca. Nel dettaglio, le percentuali di gradimento restano elevate: al 90% dei giovani utenti è piaciuto sia il primo sia il secondo; il contorno all'80%, frutta e dessert all'86%. La quantità del cibo è stata ritenuta giusta e abbondante dall'88% degli interpellati. Il 93% ha risposto che il tempo per mangiare è stato sufficiente. Stessa percentuale per la pulizia dei locali, mentre si spinge fino al 98% di positività il giudizio che riguarda la cortesia del personale.

Il monitoraggio.

«Il servizio di erogazione pasti curato dal Comune per le scuole cittadine è una realtà complessa e delicata» spiega il vicesindaco Andrea Rossi. «Raggiunge un'utenza molto numerosa e variegata. Occupa luoghi di produzione e somministrazione diversi tra loro. È giustamente legata all'osservanza di norme e di regolamenti. Vede attori diversi, oltre le cucine comunali, tanto nella preparazione quanto nella somministrazione dei pasti. Per questo un attento e costante monitoraggio del servizio è un elemento assolutamente utile». La programmazione alimentare è seguita dal Servizio dietologico dell'ospedale Tappeiner, inoltre una commissione ad hoc testa almeno una volta all'anno tutti i diversi punti mensa della città.













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