inverno

Merano, per i senzatetto 26 posti letto nei container alla stazione

Il Comune incassa la cessione gratuita delle strutture dell’Agenzia provinciale della Protezione civile. Stefan Frötscher, assessore al sociale: «Lavoriamo per rendere agibile il complesso entro metà novembre»


Simone Facchini


MERANO. In vista dell’abbassarsi delle temperature (anche se per ora l’autunno, da quel punto di vista, è bonario), il Comune ha pronto il piano per dare un giaciglio al caldo in orario notturno alle persone senza fissa dimora.

Verranno ospitate nei container presso la stazione centrale, allestiti dalla Protezione civile un paio di anni fa e fino a qualche mese fa gestiti dalla Croce rossa a supporto dei senzatetto, quando all’emergenza freddo si era associata quella pandemica.

I posti letto sono ventisei. Il complesso è chiuso dalla scorsa primavera.

I dubbi. Le strutture, afferma l’assessore al sociale Stefan Frötscher, dovrebbero essere messe a disposizione entro metà novembre. Ospiteranno chi non ha un luogo dove dormire durante la notte. Resta da chiarire se sarà possibile fornire anche un pasto caldo per cena e, congiuntamente, definire chi gestirà il progetto.

Il principio. «La logica dell’emergenza» sul tema di trovare un alloggio ai senzatetto durante l’inverno «non basta, bisogna lavorare per una soluzione più strutturale». L’aveva detto il sindaco Dario Dal Medico poco meno di un anno fa, subito dopo le elezioni, trovandosi appena dopo l’esito delle urne ad affrontare la necessità urgente di trovare un letto al riparo dalle basse temperature per chi non ha dimora. «Il primo biglietto da visita per una comunità è la sua umanità», aveva aggiunto. L’allestimento dei container presso la stazione può leggersi come un passo in quella direzione.

La cessione da parte dell’Agenzia della Protezione civile. La struttura era stata chiusa nella primavera scorsa, a fine marzo. Era stata concessa una proroga di una decina di giorni. Poi stop. Con una recente delibera, la giunta ha avallato l’accordo tra l’Agenzia per la Protezione civile e il Comune di Merano per la cessione a titolo gratuito del complesso. «Subito dopo la chiusura, abbiamo avviato un dialogo con la Provincia che ha portato a questo risultato», spiega Frötscher. «Come Comune, abbiamo stanziato circa 40 mila euro per fornire tutti gli standard di sicurezza e per allestire il sito nel corredo interno».

I gestori? Mancano alcuni tasselli ma la quadra è vicina. Precisa Frötscher che la disponibilità notturna dei letti è garantita, «per quanto riguarda la possibilità di offrire anche un pasto per la cena i lavori sono in corso». Il servizio andrà ad aggiungersi a quello garantito strutturalmente dalla Caritas a casa Arché, sempre in via IV Novembre.

Modifica al Puc. Sul piano formale, la delibera approvata dalla giunta comunale afferma di «istituire a breve sulla base di apposito procedimento di modifica Puc» per stabilire «le condizioni urbanistiche idonee al mantenimento della struttura» nella attuale sede.













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