Il lutto

Merano piange Ugo Beltram, da anni in campo per i malati

Aveva la sclerosi multipla: assieme a Stefano Balbo si batteva per l’uso della cannabis terapeutica. Entrambi sono sempre stati attivi nelle associazioni che si occupano di malattie degenerative



MERANO. Lutto in città per la morte di Ugo Beltram, malato da anni di sclerosi multipla, da tempo in prima linea con Stefano Balbo per l’uso della cannabis terapeutica. Entrambi sono sempre stati molto attivi nelle associazioni che si occupano di malattie degenerative e, soprattutto, si sono battuti con grande energia per rompere il muro di pregiudizi che, nel tempo, si è alzato contro la canapa. A ricordare Ugo - con un post di Carlo Turolla - è stato proprio Balbo.

«Voglio ricordarlo con un video del 2009 che qualche anno fa era già stato reso pubblico ma solo in parte. Eravamo in un “ospizio” con malati gravi e ci trovavamo nella zona esterna dove si fumava. Ricordo che appena arrivato in struttura dove si trovava Ugo, una struttura all’avanguardia perché permetteva ai pazienti di assumere il Sativex (uno spray alla cannabis con thc e cbd ) ero accompagnato da Stefano Balbo e un altro suo amico e quando mi presentai ad Ugo mi si aprì la borsa dove tenevo le telecamere e caddero a terra rimbalzando. Funzionavano ancora e feci il video.

Stefano mi aveva parlato un sacco di Ugo e per me conoscerlo era come stare davanti ad una persona famosa. Quando le Iene di Mediaset andarono a Merano per girare uno dei loro primi servizi sulla cannabis terapeutica, avevano anche intervistato Ugo , ma poi decisero di non pubblicare nel servizio la parte con lui, perché vedere un disabile che muove solo la testa, che fuma uno spinello, per quei tempi era ancora troppo! Io ho passato del tempo dal vivo con lui solo quella volta, ma da quel giorno iniziai a seguirlo su Fb perché nonostante riuscisse a muovere solo la testa, faceva tantissime cose. Tenendo una bacchetta in bocca riusciva a scrivere ed essere presente sui social: un grande».

Quando, nel 2016, Federico Sanzovo lo intervistò per l’Alto Adige Ugo Beltram si spostava sotto il pergolato per ripararsi dal sole. Balbo lo seguiva, piano piano. Da anni, ogni domenica, si incontravano nel cortile della clinica Sant’Anna di Lana, dove Ugo era ricoverato, per passare un po’ di tempo assieme e discutere del più e del meno. Ma anche per portare avanti la loro battaglia in favore della sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso i medicinali a base di cannabis.

Ugo e Stefano sono sempre stati convinti che sia un ottimo compromesso anche per altri malati: «La canapa ci permette di avere una vita dignitosa perché, oltre agli effetti benefici scientificamente provati che ha su di noi, può aiutare anche altri malati ad affrontare con più leggerezza le loro patologie». Di sicuro la lotta per diffondere la conoscenza della canapa terapeutica ha ancora molta strada da fare. E Stefano - con il ricordo di Ugo nel cuore - continuerà ad adoperarsi. «Beltram era una persona eccezionale». Emblematica una frase di Ugo, in un’intervista a Sara Martinello, del 2019: «Meglio vivere che sopravvivere».













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