Il fenomeno

Merano, pugni fra ragazzine e insulti sul bus

Un video diffuso sui social documenta un’altra aggressione presso il centro commerciale di Lagundo. E un’aggressione su un pullman del trasporto pubblico testimonia l’escalation di aggressività fra adolescenti 



LAGUNDO. Un altro episodio di violenza tra giovanissimi testimoniato da un video, ancora una volta nei pressi del centro commerciale di Lagundo dove solo pochi giorni fa alcuni ragazzi maschi tra i 13-16 anni (nel frattempo identificati dalla questura) avevano aggredito due coetanei riprendendo poi tutta la scena con il loro telefonino per poi postarla sui social.

Questa volta, protagonista della vicenda è un gruppo di ragazzine che paiono avere la stessa età, adolescenti le quali, per motivi legati forse a gelosie personali e questioni originate dal contesto scolastico che facilmente proseguono nelle frequentazioni pomeridiane, hanno deciso di affrontarsi venendo alle mani.

Ancora una volta, il regolamento dei conti è avvenuto in pieno giorno e di fronte a diversi amici i quali, invece di intervenire per sedare gli animi, almeno all'inizio non hanno trovato di meglio da fare se non riprendere con i loro telefonini le fasi più concitate dell'aggressione per poi diffonderla sui canali social con le classiche stories Instagram corredate di tag e faccine compiaciute.

Quello che colpisce dell'ennesimo video di violenza tra minori, non è forse la sola zuffa tra due ragazzine, ma il contorno che si è venuto a creare attorno a quell'atto di violenza. È ancora una volta il filmato girato dagli amici delle due ragazzin a parlare di un disagio sociale che molto spesso trova come valvola di sfogo manifestazioni di violenza privata. Si sentono distintamente le urla di incitamento compiaciute da parte di ragazzi maschi che almeno in tre hanno tirato fuori il loro cellulare e, non paghi, mentre le due ragazzine se le stavano dando di santa ragione, hanno pensato di lanciare verso di loro delle lattine e altri oggetti non meglio identificati. Accanto a loro, altre due ragazzine che come se nulla fosse hanno continuato a bere la loro bibita di fronte alle due amiche che si menavano.

Solo dopo diversi secondi le due giovani sono state divise dall'intervento di un amico e, soprattutto, di una guardia che, allertato dalle urla provenienti dall'ingresso del centro commerciale, ha prontamente provveduto a calmare la rissa. In un secondo video, invece, si vede la stessa ragazzina protagonista dell'aggressione alla coetanea, questa volta completamente in preda ai fumi della rabbia, tenere per il collo un'altra giovane, schiacciata inerme con forza a una siepe.

Immagini forti ma forse non paragonabili a quanto nei giorni scorsi è accaduto a un'altra giovane di quattordici anni mentre se ne stava tornando a casa. Infatti, terminata l'attività sportiva a Sinigo, la ragazzina ha preso l'autobus per Merano quando, sul bus fino a quel momento vuoto, non lontano dalla sede della Protezione civile di via Roma è salito un gruppo di suoi coetanei, tra i quali anche diversi compagni di classe e di scuola della ragazzina.

Senza alcun apparente motivo, una volta salite sul mezzo assieme al resto del gruppo, due ragazze sempre tra i 14-15 anni hanno iniziato ad insultare pesantemente la coetanea che se ne stava da sola in un angolo dell'autobus. A quel punto, la vittima dei pesanti insulti verbali ha deciso di non rispondere alle provocazioni nella speranza che queste sarebbero terminate, anche confortata dal fatto che nel gruppo dei ragazzi appena saliti sul bus alcuni erano volti a lei noti. Purtroppo, non è andata così come sperato e dai pesanti insulti, dopo uno sguardo reciproco intercorso tra le due più esagitate del gruppo, una di queste è passata alle mani, prendendo la malcapitata vittima per i capelli per poi scaraventarla violentemente a terra. Una violenza che ha causato alla vittima anche il distacco di una ciocca di capelli.

Solo a quel punto, un paio di ragazzi del gruppo hanno provato ad intervenire, mentre nel frattempo l'autista ha provveduto a fermare il mezzo e chiamare le forze dell'ordine prontamente intervenute sul posto. Un’azione che deve avere messo in fuga il branco, tranne un paio di loro, rimaste accanto alla ragazzina sotto shock. Per via delle ferite subite, la vittima è stata trasportata all'ospedale Tappeiner. Da alcuni testimoni, la furia aggressiva delle due ragazzine viene descritta come incredibilmente cruenta e rapida e capace di lasciare segni profondi sulla vittima dell'ennesimo caso di violenza da parte di giovanissimi.

A questo punto, si spera che i numerosi segni di solidarietà giunti alla ragazzina - questa volta grazie a un utilizzo intelligente dei social da parte dei suoi coetanei - contribuiscano ad alleviare il suo dolore per un fatto di cronaca che accende ancora di più i riflettori sul fenomeno della devianza giovanile di gruppo.













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