Il caso

Merano, se la rastrelliera per le bici diventa un ostacolo per i disabili

Lungo il Passirio si è formato un punto critico per chi si sposta in carrozzina o deve spingere un passeggino: «Si è costretti a deviare, tra l’altro in una zona esposta al sole»


Jimmy Milanese


MERANO. Non rappresenta una barriera architettonica, ma certamente un punto della città abbastanza critico per chi deve spostarsi con la sedia a rotelle o deve spingere un passeggino. Stiamo parlando della zona con inizio alla fine del tratto ciclopedonale che da Ponte della Posta percorre il lungo-Passirio sopra la rampa del tunnel e si immette in Piazza Terme.

Questo breve passaggio che i pedoni provenienti da Ponte Teatro percorrono lambendo la ringhiera del fiume Passirio viene bruscamente interrotto dalla presenza di una rastrelliera per bici, costringendoli così a una svolta a sinistra dove però sfrecciano le biciclette che sul piazzale delle Terme hanno possibilità di circolare.

Non solo, lamentano alcuni cittadini: «Sarebbe più sensato e comodo, soprattutto per chi è invalido o spinge una carrozzina, potere proseguire il tragitto in corrispondenza con l'inizio del piazzale sempre adiacenti alla ringhiera del fiume Passirio, invece che essere deviati da una rastrelliera per bici. Questo eviterebbe di dovere svoltare sulla piazza che, tra l’altro, è sempre esposta al sole, a differenza del tratto lungo il Passirio, protetto dagli alberi».

Insomma, la richiesta che alcuni cittadini, sempre più numerosi, rivolgono all’attenzione dell’amministrazione comunale meranese, sarebbe quella di spostare le rastrelliere posizionate all’incirca di fronte all’Hotel Terme e adiacente alla ringhiera del fiume Passirio, magari più verso il centro della piazzetta, in modo da lasciare ai pedoni quel prezioso transito, in zona d’ombra. Un intervento di poco conto per produrre un risultato di grande apprezzamento.













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