Mille pendolari a Sinigo, si punta sul car pooling 

Mobilità. Oltre un terzo dei lavoratori Memc sarebbe disposto a condividere il viaggio «Il prossimo passo sarà un piano realistico e sostenibile, per il benessere del personale»



Merano. Il car pooling per alleggerire il traffico lungo via Nazionale: sono più di un terzo i dipendenti di Memc Electronic Materials spa disposti a offrire e a cercare offerte di condivisione del viaggio per recarsi nello stabilimento di Sinigo, e il 3 per cento di loro già sfrutta questa opportunità. Questo è quanto risulta dall’indagine sul comportamento dei meranesi in tema di mobilità e dal più recente sondaggio svolto tra il personale.

A far emergere i dati sono state l’assessora Madeleine Rohrer e la consulente del Terra Institut Tanya Deporta, nel corso del recente seminario sulla gestione della mobilità aziendale organizzato dalla società del gruppo Global Wafers in collaborazione con Comune e Terra Institut. All’incontro hanno partecipato numerosi imprenditori locali che operano nella zona di Sinigo. Con questa iniziativa Memc ha voluto entrare in contatto e dialogare con le altre aziende della zona che mirano a rendere più efficiente, sicuro e sostenibile il traffico di servizio e quello dei dipendenti. Nell’area produttiva di Sinigo lavorano circa mille persone residenti a Merano e nei comuni limitrofi e che si spostano ogni giorno come pendolari.

Otto su dieci scelgono l’auto.

L’auto risulta essere il mezzo di trasporto preferito dal 44 per cento dei pendolari meranesi e dall’80 per cento dei collaboratori di Memc; una differenza, questa, legata ai diversi turni secondo i quali è organizzato il lavoro nello stabilimento di Sinigo. L’interesse per l’iniziativa del car pooling è comunque forte e diffuso: secondo le informazione raccolte, il 43 per cento dei cittadini meranesi e più di un terzo dei dipendenti Memc sono disposti a usufruire del servizio.

La condivisione di viaggi in auto rappresenta un’offerta complementare a quella dei mezzi pubblici. Il sito internet che la Comunità comprensoriale del Burgraviato ha dedicato al car pooling dà agli utenti la possibilità di visualizzare su una cartina i pendolari che si muovono sullo stesso tragitto e di concordare così – sia come autisti sia come passeggeri – viaggi in macchina per destinazioni predefinite (hub). Il progetto è stato presentato ai partecipanti al seminario da un esperto del Noi Techpark.

L’esempio di Bressanone.

Il potenziale della bicicletta è considerevole. Per il 70 per cento dei meranesi i tragitti sono più brevi di 5 chilometri. Altrettanto vale per i dipendenti Memc: per il 60 per cento di loro il percorso dall’abitazione al posto di lavoro non supera questa distanza. Attualmente i meranesi fanno il 30 per cento dei loro spostamenti casa-lavoro in bicicletta. Frank Jost, amministratore delegato dell’azienda Microtec di Bressanone, ha confermato quanto l’uso della bici possa garantire ai collaboratori spostamenti più rapidi e salutari e migliorare l’atmosfera all’interno dell’azienda stessa. Grazie alla riorganizzazzione della mobilità operata dalla ditta brissinese una parte dei dipendenti è stata dotata di bici elettriche: i mezzi sono impiegati dal personale non solo per recarsi al lavoro e per tornare a casa, ma anche nel tempo libero.

«L’incontro – dichiara Mauro Bertolini, direttore delle risorse umane di Memc – ha permesso uno scambio di informazioni e di opinioni tra rappresentati delle aziende, della Provincia e del Comune. È stato presentato anche un caso di successo ed è stato fatto un brainstorming su potenziali azioni da implementare. Ora è fondamentale dare continuità a quanto emerso dall’incontro. Il prossimo passo sarà quello di definire un piano realistico e sostenibile, coinvolgendo il maggior numero di attori possibili. Un progetto di mobilità sostenibile non ha effetti positivi solo sull’ambiente ma anche sulla salute e sul benessere dei dipendenti. Ci auguriamo quindi che altre aziende del vicinato possano aderire al nostro progetto».

Rohrer sottolinea l’importanza delle scelte operate da Memc per le abitudini di tutta la popolazione meranese in relazione alla mobilità: il 27 per cento degli spostamenti è per motivi professionali. «I datori di lavoro più lungimiranti creano quindi le premesse affinché i loro collaboratori possano raggiungere il posto di lavoro senza stress, in modo comodo e salutare».













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