Minori, raddoppiati i reati in un anno 

Rispetto al 2016 il Tribunale registra un netto aumento degli indagati per furti e lesioni. «La politica si deve interrogare»


di Sara Martinello


MERANO. Lasciano di sasso i dati forniti dal Tribunale dei Minori a proposito dei minorenni iscritti al registro civile della Procura o indagati. A Merano, tra il 2016 e il 2017 (cioè nell’arco di appena un anno), i procedimenti a loro carico sono passati da 35 a 72. Più del doppio, nonostante si parli ancora di cifre da cittadina tutto sommato tranquilla, pure senza sottovalutare il sostrato di disagio che ha portato a una crescita così consistente. In particolare allarmano i casi di furti compiuti da minori, passati da 14 a 24, e quelli di lesioni volontarie, con un dato quadruplo – da 3 a 12. In aumento, anche se di poche unità, i casi di danneggiamento, di rapina, di reati sessuali, di violenza privata, di imbrattamento e di detenzione di armi o di esplosivi. Sostanzialmente stabile il numero di minori indagati per detenzione di droga e per ricettazione, per oltraggio, per percosse, per molestia e disturbo.

Nel presentare ai consiglieri comunali il bilancio consuntivo relativo al 2017, l’assessore Nerio Zaccaria ha voluto accludere anche i dati del Tribunale, aprendo un quesito: «La politica ha il dovere di interrogarsi su queste cifre e sul futuro che vogliamo dare ai più giovani. Qui si tratta di dati minimi, ma non possiamo ignorare il drastico aumento».

I dati relativi a ciò che i minori di Merano sono costretti a subire a scuola, nel gruppo degli “amici” o in altri ambienti, primo fra tutti quello casalingo, aprono lo sguardo sulle possibili cause che li portano a trasgredire o a chiudersi in se stessi, anche se tra i numeri forniti non è presente una statistica che correli situazioni di disagio e reati commessi. Nel 2017 sono stati 51 i giovanissimi iscritti al registro della Procura dei Minori per aver subito minacce o maltrattamenti in ambito familiare, contro i 25 dell’anno precedente: anche qui c’è un pieno raddoppio. Sono passate poi da 36 a 45 le segnalazioni per situazioni familiari problematiche, mentre si registra un calo nell’inosservanza dell’obbligo scolastico e in generale nelle segnalazioni per disagio, passate da 16 a 1. Il totale degli iscritti, di 138 per il comune di Merano e di 210 per quanto riguarda l’intero Burgraviato, è in lieve aumento rispetto al 2016, quando i casi totali erano 126 a Merano e 189 nel Burgraviato.

Non si tratta delle cifre spaventose delle grandi città, ma ci sono i sintomi di un disagio minorile di cui la politica può farsi carico, cercando di incidere sulla qualità dell’offerta culturale per genitori e figli e sui servizi di supporto familiare e personale. Costruendo così un benessere che si rifletta in modo positivo sulla collettività.













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