Municipalizzata, dubbi sul trasloco in periferia 

Il trasferimento nel 2019 al Cna in zona Bosin, vicino al futuro centro di riciclaggio Ma la zona è lontana dal centro e non servita dai mezzi del trasporto pubblico


di Giuseppe Rossi


MERANO. Fuori il gas metano, dentro la gestione parcheggi, ma soprattutto via libera al trasloco - ipotesi che era balenata la scorsa primavera - dalla storica sede di viale Europa verso l'ex area Bosin e l'edificio del consorzio Cna a due passi dal nuovo centro riciclaggio. L'assemblea dei soci di Azienda municipalizzata ha dettato le linee per il futuro della società inhouse posseduta al cento percento dal Comune di Merano.

La principale novità è rappresentata dalla sede amministrativa dell'azienda. Dopo anni di tentennamenti e di pressioni da parte della Provincia per fare spazio all'ampliamento della scuola superiore in lingua tedesca Fos Marie Curie, il sindaco Paul Rösch ha dato il via libera al trasferimento dell'azienda da viale Europa in zona produttiva Bosin.

Obiettivo è quello di liberare i locali e completare il trasloco di arredi e personale amministrativo entro l'estate del 2019.

Mancano però ancora alcuni passaggi. Innanzitutto il valore che la Provincia è disposta a pagare ad Asm per la sede nell'ala ovest dell'ex hotel Emma: si parla di 3,5 milioni e mezzo di euro tutti da confermare. Questo importo dovrà servire per acquistare un piano dell'edificio del consorzio Cna in zona produttiva Bosin al grezzo, per trasformarlo in nuova sede e arredarlo. Asm dovrà comperare il piano e procedere direttamente ai lavori di adattamento.

Trasferire la sede in zona Bosin porterà con se un vantaggio per Municipalizzata, ma anche uno svantaggio. Avere la sede amministrativa a due passi dal centro riciclaggio di Merano, che sarà pronto tra consorzio Cna e Mebo sempre in zona Bosin per l’autunno del prossimo anno, sarà certamente un vantaggio. Avere una sede nella quale dovranno recarsi i cittadini-utenti per svolgere tutte le pratiche di nuovi allacci idrici, rete fognaria e servizi ambientali, fuori centro e soprattutto non servita dai mezzi di trasporto pubblico, sarà invece uno svantaggio al quale il Comune dovrà cercare di porre rimedio. «L'assessora Rohrer e l'ufficio mobilità – spiega Hans Werner Wickertsheim, presidente di Asm – si sono impegnati a studiare la modifica di un paio di linee Sasa per fare in modo che sia possibile la nostra futura sede con i mezzi pubblici». La seconda novità per Asm è rappresentata, come già annunciato, dalla gestione parcheggi. Il presidente ne fornisce ora i dettagli: «Per prima cosa puntiamo a rilevare dal Comune la gestione dei bluepark. Stiamo predisponendo un apposito business plan». Da una prima analisi, che in casa Asm non viene confermata ne smentita, pare che almeno il 50% delle auto che parcheggiano dentro le strisce blu non espongano il ticket di pagamento. E l'organico dei vigili urbani non è tale da consentire un controllo a tappeto dei “furbi” del bluepark. Se il servizio passerà in mano ad Asm diventerà meno facile parcheggiare senza pagare. Ma Asm guarda ben oltre i parcheggi a strisce blu. «Puntiamo a costruire e gestire – conferma Hans Werner Wickertsheim - il nuovo parcheggio interrato che il Comune vuole posizionare nell'areale della stazione ferroviaria. Pensiamo di iniziare con la conversione di un'area in superficie, dedicata principalmente ai pendolari e, dopo un periodo di sperimentazione, partire con progettazione e costruzione dell'autosilo interrato da 400-500 posti».













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