Muore a 41 anni accovacciato sui binari 

È di Gargazzone ed è stato travolto dal treno della Sad diretto a Bolzano. Il macchinista l’avrebbe visto troppo tardi



MERANO. Sarebbe apparso all’ultimo, accovacciato sui binari. Il convoglio ha frenato. Ma era tardi ormai, troppo tardi. Il treno lo ha travolto, uccidendolo. È morto così in stazione, in un freddo tardo pomeriggio di fine novembre, un uomo di 41 anni di Gargazzone le cui iniziali sarebbero M.R. Una fine dai contorni tragici sulla quale per le verifiche è intervenuta anche la polizia scientifica.

Era già buio, ieri, quando il treno delle 17.46 della Sad, un Etr 170, aveva appena accennato a muoversi dal binario 4 in direzione Bolzano. Nelle carrozze tanti pendolari che fanno ritorno nelle proprie abitazioni nei paesi della valle dell’Adige dopo la giornata di lavoro. Assieme a loro numerosi studenti sulla stessa rotta.

Un preserata come tanti, insomma, un lunedì qualunque, un vociare tra ragazzi e i lavoratori assorti nei loro pensieri, fra le luci algide della stazione e qualcuno che aspetta a casa per cena. Diversa invece la storia del quarantunenne. Non è chiaro per quale motivo si trovasse lì, tra le rotaie. Discosto rispetto al corpo centrale della stazione, non lontano dal punto in cui i binari cominciano a confluire nella linea principale, più o meno all’altezza delle toilette pubbliche.

Nel punto dell’impatto l’illuminazione è attutita. Il convoglio era partito da pochissimo, aveva percorso forse alcune decine di metri. La velocità era giocoforza modesta, quella di un treno appena messo in moto che deve transitare per un tratto urbano del suo percorso.

Il macchinista ha tentato una frenata d’emergenza ma non è facile fermare in breve un treno, anche quando va piano. L’uomo è stato travolto riportando lesioni fatali. Sul posto sono piombati i soccorsi, la Croce rossa e la Croce bianca, l’auto medicalizzata con il medico d’urgenza. Non c’era però più nulla da fare per l’uomo, troppo gravi le ferite riportate nel drammatico appuntamento con il destino. Uno zainetto che aveva appresso forse potrà dire qualcosa di più.

Mentre i vigili del fuoco delimitavano l’area, la polizia svolgeva i primi accertamenti. Una caduta accidentale o un gesto estremo sono le ipotesi considerate.

Nel frattempo veniva ovviamente interrotta la circolazione dei treni verso Bolzano. Il blocco si è protratto nella serata. I viaggiatori, fatti scendere dalle carrozze, sono stati dirottati sugli autobus che partono nel piazzale antistante la stazione.

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