Musica nei bar: firme  per ampliare gli orari 

Dopo le polemiche, la Civica passa al contrattacco e presenterà una mozione Si chiede la diffusione all’esterno dalle 8 alle 22 e più elasticità durante l’estate


di Simone Facchini


MERANO. Parte la campagna per chiedere maggiore libertà nella diffusione della musica nei locali. Avrà così un seguito la protesta degli esercenti fatta lievitare dai mugugni degli avventori, dopo il giro di vite che nelle scorse settimane ha portato alla rigida applicazione del regolamento di polizia urbana con l’ordine ai gestori dei bar di smontare i riproduttori musicali e gli amplificatori esterni. Il che equivale a bandire totalmente la musica fuori dai bar. E non sono neppure mancate delle sanzioni. A cavalcare i malumori è la Civica per Merano che ha avviato una raccolta di firme con richieste circostanziate che sfocerà in una mozione per sollecitare alcune modifiche al regolamento, in modo da renderlo più tollerante ed elastico.

«Dopo le restrizioni viabilistiche con cui sono costretti a convivere tutti i giorni, i meranesi devono subire l’esasperata rigidità delle norme anche in fatto di musica» esordisce Giorgio Balzarini, consigliere della Civica ed ex vicesindaco. Sull’argomento, tra Balzarini e Kury - l’esponente dei Verdi che la Civica considera la vera regista della politica cittadina - erano sorti di recente battibecchi piccati. «Purtroppo – continua Balzarini - così facendo l’amministrazione dimostra di considerare la musica come un elemento di disturbo, di interferenza alla quiete pubblica. Voltando le spalle al suo valore aggregante e culturale. Con la petizione a sostegno del documento che presenteremo in consiglio comunale, cercheremo di far correggere il tiro».

Il pomo della discordia è l’articolo 14 del regolamento di polizia urbana. Una prima correzione richiesta riguarda il divieto di collocare “strumenti e apparecchi di riproduzione e amplificazione acustica sulla soglia e all’esterno di esercizi pubblici e commerciali”. «Nella modifica che sollecitiamo – spiega l’ex vicesindaco – i locali non dovranno domandare alcuna autorizzazione per sistemare le apparecchiature all’esterno e potranno diffondere la musica tra le 8 e le 22, tarando il volume su limiti accettabili. Come avviene sostanzialmente in ogni città».

Altro fronte riguarda gli orari durante il periodo estivo. Al momento, il regolamento impone la chiusura delle porte dopo le 23 se c’è musica all’interno del locale. La Civica chiede che i gestori, nelle calde serate estive, possano lasciare aperte le porte sempre mantenendo il limite dei decibel a livello “moderato e tollerabile”.

Riguarda l’estate anche il pressing su un altro ritocco al regolamento. «Riprende in sostanza la petizione che, nel 2016, raccolse quasi 800 sottoscrizioni ma venne completamente snobbata dalla giunta. Si chiede di poter prolungare dalle 23 alle 24 l’orario di fine degli spettacoli all’aperto durante i mesi di giugno, luglio e agosto, esclusivamente il sabato sera. Si tratta tutto sommato di una dozzina di ore in un anno. Nell’insieme, riteniamo che le modifiche siano ispirate da semplice buon senso e che possano essere un compromesso accettabile per tutti. Pure considerando che la polizia municipale, anche con regole meno ferree, avrà sempre gli strumenti per sanzionare le trasgressioni».

La petizione ieri è stata distribuita in vari bar del centro. La questione ha già fatto un certo rumore. Forse diventerà musica.

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