Noto veterinario muore a 59 anni 

Il cordoglio. Manuel Belgrano aveva lo studio a Lana. È stato colto da malore: nulla da fare nonostante i soccorsi siano stati rapidissimi Lascia un figlio, attualmente in Danimarca. Musicista con Decadens e Alta Tensione. Gli amici: «Una vita al massimo e a gonfie vele»


Jimmy Milanese


Merano/lana. Se ne è andato a nemmeno sessant'anni, Manuel Belgrano, apprezzato veterinario con studio a Lana, conosciuto anche per la sua passione per la musica e quello sguardo da Easy Rider educato e sempre sorridente sulla sua Bmw 1200R. Colto da malore improvviso sabato sera, nonostante i soccorsi siano arrivati praticamente subito, purtroppo Manuel non ce l'ha fatta. Lascia un figlio, attualmente residente a Copenaghen, in Danimarca, dove lavora come matematico in un istituto di ricerca.

Animali, foto, viaggi e motori le sue passioni.

Oltre all'amore incondizionato verso gli animali e la natura, oltre alla passione per la musica, Belgrano amava anche cavalcare e viaggiare in moto. Attività che documentava grazie al suo talento per la fotografia che lo aveva portato ad avvicinarsi al Fotoclub Immagine di via Vigneti. Sono tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati da amici o persone che semplicemente lo avevano conosciuto, come quello commovente di Lorena Gavillucci: «Conservo di Manuel l'immagine di tanti anni fa al maneggio di Bolzano: un cavallo un po’ nervoso è un po’ difficile che alla corda seguiva come un cagnolino un bimbo di pochi anni, perché capiva che era un cucciolo e che sarebbe diventato veterinario», ricorda l'amica. «Manuel era un veterinario buiatra, per questo aveva orari strani: le vacche partoriscono di notte, quindi lo incrociavo la mattina presto mentre rincasava», ricorda la vicina di casa Daniela Rossi, tra le prime ad avere capito che Manuel sabato sera non ce l'avrebbe fatta. Figlio di un Ufficiale di Cavalleria, Belgrano aveva frequentato lo scientifico a Merano, poi la laurea in Veterinaria a Milano, infine, lo studio aperto a Lana che alternava con la sua passione per la musica.

Alle tastiere con i Decadens.

«Dinamico, riservato, cordiale, con quella forte passione per gli animali, in particolare per i cavalli: scelse quella professione per vocazione», dicono gli amici di lui, oltre a sostenere che se non fosse diventato veterinario, Manuel Belgrano avrebbe fatto il musicista. Alle tastiere il veterinario originario di Palmanova aveva contribuito al successo del mitico gruppo meranese dei Decadens. Lo stesso Belgrano, sulla sua pagina Facebook qualche tempo fa scriveva: «Uno dei gruppi in cui ho suonato e uno di quelli in cui più mi sono divertito. Formazione base destinata ad allargarsi alla bisogna coinvolgendo musicisti e personaggi di ogni tipo ma accomunati dallo spirito goliardico e casinista. Tutte canzoni originali, scritte e arrangiate assieme. Esibizioni surreali, musicalmente al limite dell'incoscienza e, per questo, spesso funamboliche e sorprendenti».

Il ricordo di Max Carbone.

Tra i compagni di mille avventure nei Decadens, anche Max Carbone che lo ricorda così: «Manuel era un uomo fine, gentile, buono. In gioventù, amando e praticando la musica, fu l’artefice della rinascita dei Decadens e il loro rock demenziale. Eravamo sempre col piede sul “ricominciamo”. Ora se la vedrà con Ugo Mustaffi, Fredy Batliner ed Ezio Ruzzenenti che, se non faranno i pirla, gli spiegheranno come vanno le cose lassù. Gli dedico “Lass mi in Ruah”: lui sa benissimo di cosa parlo», scrive uno degli amici storici di Belgrano. Non solo Decadens ma anche un passaggio con i Woom Woom Fish e con gli Alta Tensione di Lele Poletti, impietrito dalla notizia: «In questo momento non saprei tirare fuori una parola», spiega il frontman del gruppo cover di Vasco Rossi. Una vita vissuta “al massimo e a gonfie vele”, quella di Belgrano che ha lasciato incredula l'intera città e quel gruppo di “ragazzi” - tra i 40 e i 60 - che hanno avuto l'onore di aver corso nel vento un poco assieme a lui.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità