Nuova centrale a biomassa, la giunta modifica il Puc
MERANO. La giunta comunale ha avviato il percorso per modificare il Piano urbanistico affinché una centrale di biomassa possa sorgere in zona Rabbiosi, tra i frutteti fra Maia Bassa e Sinigo in...
MERANO. La giunta comunale ha avviato il percorso per modificare il Piano urbanistico affinché una centrale di biomassa possa sorgere in zona Rabbiosi, tra i frutteti fra Maia Bassa e Sinigo in prossimità del corso dell’Adige e della ferrovia. Una zona definita anche come ex scalo merci. «La realizzazione di una centrale a biomassA fa parte del programma di governo» ha spiegato ieri Rösch. Il piano clima comunale prevede quersto tipo di impianto per diminuire la dipendenza dai combustibili fossili e aumentare la percentuale delle energie rinnovabili. Attualmente la fonte principale per la fornitura del teleriscaldamento a Merano è il gas metano. Contribuiva in modo sostanziale anche la Solland che immetteva acqua ad elevate temperature nel circuito. Attualmente vengono riscaldate con il teleriscaldamento circa 5.000 famiglie in città (il 27% del totale) e 400 fra strutture commerciali e istituzioni pubbliche (come le scuole).
«Grazie a questo nuovo impianto termico - ha dettagliato Rohrer - numerosi edifici pubblici e privati potranno essere collegati alla rete di teleriscaldamento, mettendo fuori servizi impianti obsoleti che rilasciano notevoli quantità di CO2 e NO2». La nuova centrale a biomasse coprirà circa il 7% della totale domanda di energia termica della città. Grazie a essa, secondo le stime in possesso dell’amministrazione, si risparmieranno circa 3 milioni di metri cubi di gas metano e circa 5.800 tonnellate di CO2 all’anno.
Alperia, come anticipato da una delibera della società, ha già acquistato dalla Provincia per 900 mila euro circa 1 ettaro (65 metri di larghezza e 190 metri di lunghezza) di terreno. In precedenza nell’areale, che per anni ha ospitato la pista da cross del Moto Team Merano, era previsto il nuovo, faraonico impianto di tiro a segno progettato dalla giunta Durnwalder e poi bocciato dall’esecutivo Kompatscher. Presto Alperia presenterà il progetto dettagliato e il piano economico dell’impianto a biomassa alla giunta comunale.