Nuovi segreti dei Portici «svelati» da muri e cantine

Merano. Inserita nella serie di appuntamenti “Incontri in Archivio”, domani alle 20 la sala civica di via Huber ospita una conferenza a ingresso gratuito dedicata all' indagine storico-edilizia dei...



Merano. Inserita nella serie di appuntamenti “Incontri in Archivio”, domani alle 20 la sala civica di via Huber ospita una conferenza a ingresso gratuito dedicata all' indagine storico-edilizia dei Portici di Merano. I due relatori, lo storico dell'arte Martin Laimer e l'etnologo Harald Haller illustreranno nuovi aspetti della storia costruttiva di questi antichi edifici.

I Portici sono il cuore del centro storico. Le case, poste una accanto all'altra e risalenti al Medioevo, furono per secoli il fulcro dell'economia e della vita sociale della città. Negli ultimi anni diversi progetti di ricerca hanno portato alla luce nuove scoperte scientifiche riguardanti la loro storia.

Martin Laimer presenterà per la prima volta i risultati della ricerca dendro-cronologica, svolta su incarico del Comune, eseguita in venti cantine. Residente a Lana, Laimer lavora come storico dell’arte-libero professionista negli ambiti della ricerca in campo edile, della tutela degli insiemi, del risanamento degli edifici storici e della mediazione culturale. Dall'anno 2003 è presidente dell’associazione "Arbeitskreis für Hausforschung in Südtirol".

Harald Haller, etnologo e imprenditore edile impegnato nel risanamento di edifici storici, come ad esempio il Cavallino bianco e la casa Ziernhöld, presenterà, da una prospettiva più legata alla pratica del risanamento edilizio, le sue indagini in merito al materiale edile impiegato e il suo trasporto in epoca medioevale. La presenza nelle cantine di mura ciclopiche costruite con blocchi di granito lascia ad esempio aperti numerosi interrogativi. Haller, fra l’altro anche contadino di montagna in Val Passiria, ha già risanato, con la sua impresa specializzata in restauri, alcuni edifici sotto i Portici e nel quartiere Steinach. È stato coinvolto in prima persona nell'elaborazione del concetto e nella costruzione del "Museum Passeier", del museo minerario di Monte Neve e del museo del Bunker a Moso, il "Mooseum".













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