Oggi l’invasione dei motociclisti, la Passiria protesta

Val passiria. L’apertura dei confini dopo il lungo stop imposto dalla pandemia e la bella stagione, finalmente sbocciata con i primi caldi estivi, hanno riproposto in maniera subito pesante il...



Val passiria. L’apertura dei confini dopo il lungo stop imposto dalla pandemia e la bella stagione, finalmente sbocciata con i primi caldi estivi, hanno riproposto in maniera subito pesante il problema che causano i tantissimi motociclisti. Proteste arrivano un po’ ovunque, dalla val Passiria alla zona di Lana, dalla Venosta e da quasi tutti i paesi del Burgraviato. Le lamentele e le preoccupazioni non mancano neanche in riva al Passirio. Soprattutto per la velocità dei biker e per l’inquinamento acustico e atmosferico che causano.

La maggior parte dei biker proviene da Oltrebrennero e sceglie i passi Rombo e Giovo per entrare in Italia, dove i motociclisti proseguono le loro escursioni sulle due ruote nelle varie zone del Burgraviato, da dove, salendo attraverso le Palade o la val d’Ultimo, proseguono poi verso il Trentino e la zona del lago di Garda. Per la giornata di oggi è attesa una vera e propria invasione, già iniziata ieri. Con le prime proteste che si sono registrate in val Passiria. Dove i sindaci della valle le hanno subito recepite, tanto da ripetere l’appello che già avevano lanciato gli scorsi anni per un maggiore controllo lungo le strade.

I motociclisti passano attraverso i centri abitati di San Leonardo, San Martino, Rifiano e Caines. Lo fanno talvolta a velocità ritenute eccessive e quindi pericolose. Ma il rischio che corrono la popolazione e i turisti è elevato. Tra l’altro il passaggio dei biker è considerato fonte anche di inquinamento acustico e atmosferico: anche per questo si chiede un intervento più deciso alle forze dell’ordine.

Proteste vengono anche dalla zona di Lana, dove i motociclisti transitano diretti verso passo Palade o verso la val d’Ultimo, due strade che risultano le più frequentate durante i finesettimana. Il sindaco Harald Stauder aveva fatto presente la questione nel corso di un vertice con le forze dell’ordine e aveva ottenuto la promessa che i controlli sarebbero aumentati, anche con il concorso della polizia municipale. Negli ultimi giorni il problema è tornato a essere sentito soprattutto da parte di chi abita in via Merano, dove ci si lamenta del pericolo causato dai biker che transitano a velocità elevate e anche per l’inquinamento acustico causato dalle moto. Gli abitanti sollecitano un aumento dei controlli e della presenza di carabinieri, polizia e vigili.

Un discorso a parte merita Merano, dove è la via San Giorgio ad essere diventata, sempre di più, una sorta di motodromo dove transitano i biker diretti e provenienti da Scena. Nonostante il limite dei 30 chilometri all’ora, dice la gente, la maggior parte dei motociclisti percorre la strada in maniera imprudente e pericolosa. Neanche qui i controlli sembrano in sintonia con le esigenze di chi abita nella zona e dei numerosi bambini che frequentano il parco Rosegger. E.D.













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