Peppone e don Camillo oggi al Puccini

Merano. Prosegue oggi al Puccini, con inizio alle 16.30, la rassegna del teatro amatoriale Uilt. Sulla scena la compagnia trevigiana “Teatro che pazzia” che riporterà in vita due personaggi che hanno...



Merano. Prosegue oggi al Puccini, con inizio alle 16.30, la rassegna del teatro amatoriale Uilt. Sulla scena la compagnia trevigiana “Teatro che pazzia” che riporterà in vita due personaggi che hanno divertito, al cinema prima e in televisione poi, generazioni di italiani. Questo gruppo è infatti tra i pochissimi a detenere i diritti di portare nei teatri italiani i celebri protagonisti dei romanzi di Giovannino Guareschi: il parroco di Brescello, don Camillo, e il burbero sindaco della cittadina, Peppone, o meglio Giuseppe Bottazzi.

I due, che ormai hanno per tutti le sembianze degli indimenticabili Fernandel e Gino Cervi, gli attori che li hanno magistralmente interpretati nei numerosi film di successo, rivivranno in questa trasposizione teatrale replicata da diversi anni in numerose piazze italiane ottenendo ampi consensi. Ma per apprezzare appieno questa pièce, “Don Camillo”, lo spettatore deve prima dimenticare il duo Fernandel-Cervi ed evitare inopportuni confronti.

Sembra che alle ultime elezioni i comunisti abbiano avuto la meglio, ma questo non significa che ora a comandare siano loro. Don Camillo infatti è intenzionato a non rendere agevole il loro incarico in Comune. A placare il rovente animo di don Camillo, prima che combini troppi guai, ci pensano però le parole, udite solo dal parroco, del Cristo sopra l’altare maggiore. Stavolta, però, sembra che la situazione gli sfugga di mano dal momento che al vescovo della diocesi giungono da fonti “anonime” alcune informazioni che mettono in discussione la sua permanenza a Brescello. Don Camillo non si perderà d’animo, farà di tutto per lottare contro Peppone e per far riparare la pericolante torre campanaria della chiesa. Ad aiutare il parroco, la pettegola perpetua Desolina e il nuovo chierico filippino Peppino. Ad aggravare la situazione, un amore segreto tra il figlio di Peppone e la figlia del capo dell’opposizione, il dottor Spiletti, che complicherà la vicenda e farà intervenire addirittura una delle autorità massime del paese: colei che conosceva tutti e da tutti era temuta, l’ormai in pensione maestra Cristina. Alla fine i due rivali, se rivali, arriveranno a soluzioni estreme.

Prevendita biglietti con prenotazione posti al botteghino del Puccini dalle 10 alle 12 e ancora dalle 15.30. G.V.













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