«Per eleggere il sindaco le associazioni non bastano»
Merano. «Mi hanno lasciato sconcertato le affermazioni dell’avvocato Giorgio Balzarini nell’intervista che preannuncia la riconferma di Dario Dal Medico come candidato sindaco di Merano alle prossime...
Merano. «Mi hanno lasciato sconcertato le affermazioni dell’avvocato Giorgio Balzarini nell’intervista che preannuncia la riconferma di Dario Dal Medico come candidato sindaco di Merano alle prossime elezioni comunali». Così Dario “Pippo” Boninsegna, candidato della Sinistra Ecosociale alle ultime due elezioni municipali.
«Per la pochezza delle argomentazioni sulla ricandidatura di Dal Medico, definito solo come “persona stimata e capace” – prosegue Boninsegna – dimenticando che per fare il sindaco non serve essere stati presidenti di associazioni varie ma occorre avere anche una visione globale sociale ed economica della realtà locale e bisognerebbe ribadire questa per convincere gli elettori della qualità dei contenuti del proprio programma più che dell’appartenenza a “cordate” cementizie o associazionismi vari. Schierandosi con raggruppamenti del centrodestra, con l’ultima tornata elettorale la Civica ormai si è spostata tutta verso destra, quando alcuni dei suoi membri un tempo facevano parte del bacino di un centro progressista. Ha aperto a un nazionalismo anacronistico, mentre il mondo dovrebbe andare da tutt’altra parte, con Dal Medico a professarsi “il candidato degli italiani” durante la campagna elettorale vera e propria e poi come “il candidato di tutti” in vista del ballottaggio con Rösch».
Quel che soprattutto ha lasciato sconcertato Boninsegna sono «i riferimenti finali con cui si danno consigli di voto al Partito Democratico, quasi che votare un “non italiano” sia un peccato (va bene che per gente di chiesa i peccati contano…) e ancor più invitando la commissaria a non indire le elezioni il 9 maggio, data dell’Adunata nazionale degli alpini, “perché vorremmo contare sui consensi delle nostre penne nere”, dice Balzarini, quasi che essere alpini significhi automaticamente essere “italiani” e votare l’accoppiata tricolore Balzarini/Dal Medico. Ebbene, a suo tempo sono stato anch’io alpino e di certo non voterò questi due né ancor meno qualcuno che fa dell’“italianità” del sindaco il concetto chiave per esprimere un voto comunale. Molto meglio appoggiare qualcuno o ancor più qualcuna che abbia visioni aperte, globali, ecologiche, sociali, interetniche».