Merano. Quella di quest’anno sarebbe stata la diciottesima edizione del Merano Music Aid Emergency & Los Quinchos, quella che tutti i meranesi chiamano “la festa di Emergency”. Spostatasi negli anni dal Pidocchietto al Foro Boario, ma anche all’areale dove nascerà il centro Alperia e l’anno scorso all’ex Maxi C+C di Maia Bassa, la festa che per cinque giorni fa ballare e mangiare i meranesi quest’anno non si farà.

«Abbiamo aspettato che ci fossero le condizioni e per questo abbiamo continuato a sperare che la situazione migliorasse, spostando man mano la possibile data. Abbiamo discusso per trovare alternative, ma inutilmente: il Music Aid è la festa della solidarietà, della musica, degli incontri, degli abbracci, dei balli. Degli assembramenti, insomma, dove il distanziamento è impensabile. Quindi, e lo diciamo a malincuore, l’edizione 2020 non potrà esserci». Queste le parole nella nota del comitato, che ha dovuto gettare la spugna e rinviare al 2021 la diciottesima edizione.

Non certo un’accusa verso le misure volte alla prevenzione del Covid-19, ma semplicemente l’ammissione che una festa targata Emergency nel rispetto di queste disposizioni non avrebbe quel senso e quel sapore che caratterizzano lo spirito del gruppo di oltre quaranta volontari che ogni anno si dà appuntamento attorno a Ferragosto.

«Torneremo il prossimo anno con rinnovati entusiasmo ed energia, torneremo magari in un nuovo posto o in un sito già più volte utilizzato come l’ex caserma Rossi, ultimamente così elettoralmente contesa», la frecciata sibillina degli organizzatori, riferita a una serie di tavole rotonde organizzate da parte del mondo imprenditoriale e culturale meranese che si è detto interessato all’utilizzo delle ex caserme Rossi. «Ci rivedremo con il nostro palco, con le nostre atmosfere, con la musica, con le birrette e le bruschette e ringraziamo ancora tutti i gruppi e i musicisti che si sarebbero comunque resi disponibili gratuitamente, oltre che il nostro spettacolare pubblico e tutto il nostro popolo di volontari, augurando per tutti noi periodi migliori», conclude la nota. Con un ringraziamento a Emergency, che «con il suo personale sanitario contribuisce instancabilmente a livello mondiale e nazionale a curare gratuitamente le persone in questa lotta contro il virus». J.M.